Era annunciata da giorni la manifestazione dei cittadini sotto alla casa comunale di Sant’Antimo. In mattinata circa 800 cittadini si sono riuniti al Comune per protestare contro le salatissime tariffe della TARI, che hanno scatenato la rabbia di tutta la popolazione.
Le forze di polizia, accorse in massa al Comune di Sant’Antimo stamattina, hanno contato quasi 800 manifestanti tra commercianti e normali cittadini riunitisi per manifestare contro l’elevato aumento della TARI, la nuova tassa sui rifiuti che ha sostituito la TARSU, che ha portato all’esasperazione tutta la città. Come raccontano i cittadini, infatti, il conto da pagare è altissimo: +30% rispetto alle tariffe del 2013, un aumento mostruoso vista anche la gravissima situazione economica in cui versa la città e la difficoltà in cui versano i commercianti locali. Sant’Antimo, infatti, ormai è commercialmente un vero e proprio deserto e sono veramente pochi gli esercizi commerciali che portano ancora avanti la loro battaglia contro il fisco e le spese.
Alle 9, quando c’è stato il concentramento presso il piazzale antistante la casa comunale, c’era già tantissima gente e una stazione mobile della polizia per mantenere l’ordine pubblico ed evitare che gli animi si accendessero troppo. Poco dopo il sindaco, Francesco Piemonte, in quota Forza Italia e rieletto, per il secondo mandato, nel 2012, ha richiesto che una delegazione di manifestanti si recasse presso il suo ufficio per discutere della questione. La delegazione, entrata nell’ufficio del Sindaco e spiegate le motivazioni della protesta, ha chiesto che il primo cittadino scendesse nell’atrio per parlare direttamente ai cittadini. Dopo qualche tentennamento Piemonte ha deciso di scendere e, protetto dalle forze dell’ordine che hanno fatto da scudo, ha annunciato che domani si terrà un’assemblea pubblica presso l’auditorium della Nicola Romeo alle ore 18.00 per trovare insieme un modo per abbassare le tariffe della TARI. Il sindaco è stato però sommerso dalle proteste dei suoi concittadini, di cui molti ne chiedevano le dimissioni, che solo dopo molto tempo hanno sgomberato l’area antistante il comune.
Il Consigliere Giuseppe Italia, leader dell’opposizione in consiglio comunale e presidente dell’associazione Agorà, che era presente alla manifestazione ha spiegato che “gli aumenti della TARI sono stati troppo alti, fino ad essere insostenibili per i cittadini santantimesi“. Il Consigliere spiega che “tutta l’opposizione, che va da Agorà al PD ed include il gruppo consiliare “Uniti si Cambia” oltre che un comitato di cittadini, sta lavorando per presentare delle proposte all’amministrazione comunale all’incontro di domani per riuscire ad abbassare le tariffe della TARI“. “Tuttavia – spiega Italia – questo è l’ennesimo fallimento di un’amministrazione che non ha più consenso tra la gente e per loro è arrivato il momento di dignitose dimissioni“.
Francesco Di Matteo