Il Sannio come un po’ tutti sanno, e non abbastanza, in questi mesi ha rivissuto il dramma alluvione. Dopo varie iniziative spontanee, nate a favore di tanti cittadini e aziende colpite: #SaveSannio, #SaveRummo e #SporcheMaBuone, ora anche l’arte parla: ecco la “Sannio’s Mud Soup” dell’artista sannita Biodpi. Ne abbiamo parlato direttamente con lui.
La “merda d’artista” o la Campbell’s soup? No, dimenticatevele! Ora si parlerà della “Sannio’s Mud Soup“, Zuppa di fango sannita oppure Fango d’artista.
L’idea del barattolo non è nuova e non a caso l’artista sannita cita l’esempio di due artisti pionieri come : Warhol e Piero Manzoni.
Le prime domande a Fabio della Ratta alias Biodpi, street artist di Sant’Agata de’ Goti ( BN), sorgono quasi spontanee:
Sei partito anche tu dalla concezione di una serialità dell’opera d’arte? quell’idea di massificazione dell’oggetto di uso comune ? come la merda d’artista nasce la Zuppa di fango sannita inscatolata, etichettata e con un numero di serie?
“Sicuramente il barattolo di Mud Soup è una citazione dal punto di vista grafico delle Campbell’s soup e concettualmente della merda d’artista“.
La sorella di Manzoni dopo molti anni ha detto:
“Un giorno Piero tornò a casa con delle scatole di carne e passo tutta la notte a rietichettarle“
“ma che in realtà questi due simboli non sono ma spariti, anzi l’arte come la natura è qualcosa di vivo che non potrà mai smettere di mutare“
“per quanto riguarda la pop art e l’alluvione che ritorna…
credo che (premetto che vengo dal graphic design) da Warhol in poi tutta la comunicazione visiva, anche se asservita ad una corporation, sia pop art e che quindi non ritorna… ma non è mai andata via….”.
per questo ho cominciato a fare subvertising per non avere committenti, ma per essere servo solo del mio pensiero…”.
Ciò che conta davvero, al di là di ogni concettualismo , è che Biodpi abbia voluto mettere a disposizione la sua arte a favore del popolo sannita. Un’iniziativa che nasce sul territorio per il territorio:
“l’arte è utile… non so, sicuramente è una memoria storica a partire dai graffiti nelle grotte e forse tra qualche anno anche le Mud Soup ci ricorderanno che la natura è imprevedibile e raccogliere dei fondi sicuramente è stato importante.Ma più importante a mio avviso è stata la portata virale di tutta l’operazione, perché ad un certo punto si parlava di alluvione nel Sannio come alluvione di serie B”.
“e quindi mi ha fatto piacere che questa cosa abbia raccontato in giro la forza dei sanniti“
Dunque dicevamo che tante altre sono state le iniziative nate nel Sannio e dal basso, spontanee ma soprattutto con la forza di farsi sentire fin dove ci ignorano. E a tal proposito l’artista ci tiene anche, e soprattutto, a sottolineare la vera ragione che lo ha spinto ad agire:
“anche per questo motivo il ricavato delle Mud Soup non è finito nei canali ufficiali ma ho preferito destinarli ad iniziative che partivano dal basso come “CORTO corrente“. La libreria indipendente Masone-Alisei metterà invece a disposizione un elenco di alluvionati ai quali l’acquirente potrà destinare la donazione. E a breve per una questione di trasparenza sul sito ci saranno tutti i beneficiari della mia iniziativa ”
“Tu non perdi niente, il cittadino alluvionato riceve denaro e crescono l’economia locale e la coesione territoriale”