NAPOLI. Non si fermano gli atti vandalici compiuti nelle scuole da studenti e non, in varie zone del napoletano. I danni alle scuole pubbliche sembrano moltiplicarsi in numero e crescere in gravità, ma stavolta non c’è in ballo un’occupazione andata per il verso storto come al Galiani o una ragazzata andata male. Potrebbe esserci qualcosa in più.

Tre ragazzi sono stati fermati dai carabinieri nell’intento di compiere un altro raid e di gettare creolina nelle sale e nei corridoi dell’istituto Enrico De Nicola al Vomero. I tre giovani, di cui uno minorenne, che sono stati denunciati per tentato danneggiamento in concorso, non sono studenti dell’istituto. Ed è stato proprio questo fattore a spingere gli inquirenti ad insospettirsi e ad approfondire le indagine. Oltre a ciò si aggiunge il fatto che negli ultimi casi di raid, i malviventi non hanno solo fatto danni all’istituto ma hanno anche sottratto cospicue somme di denaro ed oggetti di valore come computer ed altri oggetti di informatica. Dunque è presumibile l’ipotesi secondo cui dietro i ragazzi possa celarsi qualche altra mente o addirittura una organizzazione malavitosa. Questi ultimi hanno affermato di essere voluti entrare nella scuola a scopo goliardico e che fondamentalmente non volevano danneggiare niente e nessuno ma ciò non ha comunque smentito tutti i sospetti dei carabinieri, che hanno cercato di individuare i mandanti e di allertare le competenze locali per cercare di contrastare il fenomeno.

E’ la prima che volta accade un raid al De Nicola, fermato in tempo dal pronto intervento delle autorità. A pagarne le conseguenze, purtroppo, è sempre la scuola pubblica, gli insegnanti, i collaboratori scolastici e chi nell’istruzione investe il proprio impegno ed il proprio tempo, gli studenti che vanno a scuola per apprendere e coloro i quali combattono per i propri diritti in maniera però pacifica e senza violenza.

 

Gianmarco Maiolini

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