“Io voglio prendere un impegno con i cittadini, perché finalmente in Italia chi ruba, paghi! Fino all’ultimo centesimo, fino all’ultimo giorno.” È l’antefatto del discorso di Matteo Renzi che sembra voglia dar finalmente una svolta alla questione mafia capitale . Oggi alle 18 saranno discussi i punti salienti e le misure che il premier ritiene opportuno introdurre, per poi passare alla legge di Stabilità e a vari decreti. La giornata si concluderà con la partenza per Ankara e Istanbul, per trattare del problema “situazione aziendale in Libia”. Con un tweet il premier ci suggerisce qualche dato a sua detta scioccante. “Su 50mila carcerati” scrive “solo 257 per corruzione. Non è serio. Non basta lo sdegno. È come giocare a monopoli, trovato il cartellino giusto si può uscire gratis di prigione!”. Al consiglio dei ministri tenuto ieri, giovedì 11 dicembre, alle 8.00 del mattino, Renzi ha voluto discutere di quattro punti salienti.
• La pena minima della corruzione deve alzarsi dai quattro ai sei anni. Un minimo di patteggiamento è in programma, ma chi ruba deve pagare e la giustizia italiana, per una volta, deve mantenere la parola data. È quindi impensabile che chi ha sbagliato poi se ne stia sempre fuori da galera.
• Sarà più semplice procedere alla confisca di chi ha rubato. Chi è condannato per corruzione potrà vedere la confisca dei propri beni, proprio come accade per i reati maggiori.
• Il maltorto dovrà restituire fino all’ultimo centesimo.
• Si allunga il periodo necessario per andare in prescrizione ai reati legati alla corruzione.
“Mi rendo conto che si tratta di piccole cose” continua Renzi, ”ma da queste voglio far capire che ormai in Italia non basta più essere indignati per qualche ora. C’è chi ruba e chi è serio, bisogna fare una differenza e l’Italia del nostro governo non fa sconti e non guarda in faccia a nessuno”. Sui temi della prescrizione vi si è soffermato Alfano: “Occhio sui temi della prescrizione” – afferma – “perché se ci sono dei giudici lumaca, non possono scaricare sul cittadino indagato la loro lentezza [..] bisogna quindi bilanciare sempre questi due argomenti”.
Anche Raffaele Cantone ha detto la sua. Facendo da eco al premier ha enunciato che sarebbe importante intervenire sulle pene, ma di sicuro lo è di più intervenire sulla prescrizione. Vuole prendere le distanze dalla ex Cirielli del 2005 che, a suo avviso, è stata una delle leggi peggiori perché ha danneggiato la situazione dei reati dei colletti bianchi. Con il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella ha poi annunciato che da lunedì prossimo entrerà in vigore il “bollino blu”. Lo scopo sarebbe quello di assegnare un meccanismo di premialità alle aziende virtuose. Non sarà obbligatorio ma “premierà quelle aziende che operano in conformità con la legge” conclude Pitruzzella.
Alessia Sicuro