Walt Elias Disney, pioniere dell’animazione, fondatore della celeberrima azienda, scomparso nel lontano 1966, riesce ancora a far sognare intere generazioni. Ma dove finisce il confine tra magia e industria?

La Walt Disney Company è vicina a finalizzare l’acquisto della 20th Century Fox, una mossa audace che potrebbe significare un futuro di certo poco idilliaco per Hollywood. La Disney è senza dubbio un patrimonio inestimabile e con la loro proprietà culturale è riuscita ad accumulare enormi quantità di potere e denaro, pur mantenendo, da qualche parte, quell’aura dorata, quasi come fosse il posto più felice sulla terra capace di ispirare milioni di persone.

Questo trend si è consolidato nel tempo, negli ultimi trent’anni, infatti, la società ha acquistato importanti quote di proprietà della rete ABC, del colosso sportivo ESPN, il The Muppets Studio, Marvel Entertainment e, in ultimo, la Lucasfilm. Senza parlare delle loro partecipazioni che si estendono dai film TV, musica, radio e i loro iconici parchi a tema.

Il mese scorso è apparsa in rete la notizia che Disney sarebbe in trattative con la 21st Century Fox per acquisire la divisione cinematografica e televisiva. Di questi incontri si sa ancora ben poco, sicuramente non si tratterà di un’operazione semplice, ci saranno inevitabilmente dei dettagli da discutere, eppure, è difficile ignorare ciò che questo potenziale acquisto significherebbe in termini di distribuzione e di diritti cinematografici per alcune proprietà su cui la Disney ha voluto mettere le mani.

La Fox detiene ancora i diritti di distribuzione di alcuni degli eroi di Casa Marvel e parliamo dei Fantastici Quattro, degli X-Men e di Deadpool. Se l’affare multimiliardario dovesse andare in porto la Disney avrebbe il completo controllo dell’universo Marvel potendo quindi sfruttare tutti i personaggi nei suoi prossimi film. Questo ovviamente potrebbe far piacere a molti fan – che vorrebbero vedere gli X-Men al fianco degli Avengers – ma le implicazioni di un tale accordo meriterebbero un’attenta riflessione. Il futuro dei nostri media e il mondo di Hollywood, infatti, potrebbero cambiare radicalmente se alla Disney venisse concesso di avere più controllo sulla concorrenza, in altri ambienti parleremmo di “monopolio”.

Secondo i dati di Forbes: “L’anno scorso, Walt Disney Company ha registrato un impressionante 26% al botteghino USA mentre Fox ha avuto il 13%. Con Fox e Disney uniti in un’unica entità, è plausibile aspettarsi che la produzione Walt Disney controlli quasi il 40% del mercato”. Detto ciò è lecito pensare che la compagnia avrebbe il potere di dettare le proprie regole e stravolgere il mondo del cinema secondo il proprio volere. Ciò potrebbe significare prezzi più elevati dei biglietti ad esempio, ma ciò che ci preoccupa di più è: cosa succederebbe se in futuro la quota di maggioranza del mercato fosse posseduta totalmente da una sola una società?

I lavori della Fox non sono stati sempre brillanti (vedi l’ultimo reboot dei Fantastici 4) ma lo Studio ci ha regalato anche delle “perle” come Logan, Legion, X-Men Giorni di un futuro passato e naturalmente Deadpool. Parliamo di pellicole che si discostano di parecchio da quelle del MCU (Marvel Cinematic Universe) e adesso probabilmente dovremo scegliere se mantenere questa variegata scelta di stili (con rischi annessi e connessi) o avere un unico grande universo con lo stesso linguaggio che, per quanto allettante agli occhi dei fan, potrebbe alla lunga risultare noioso.

Registi e sceneggiatori avranno meno possibilità di scegliere come organizzare nuovi progetti ed esprimersi liberamente, e visti anche i molteplici licenziamenti avuti negli anni sia nel franchise di Star Wars che del Marvel Cinematic Universe (Phil Lord & Chris Miller, Patty Jenkins, Joss Whedon, Edgar Wright) dovute a “divergenze creative” non avranno vita facile, infatti non facciamo fatica a credere che la Disney continuerà ad imporre la sua vision proprio a quelle persone che dovrebbero essere scelte per la loro spiccata creatività e per il loro tocco personale.

In fin dei conti, questo è un problema che colpirebbe noi come consumatori, amanti del cinema e della cultura pop. La scelta migliore sarebbe quella di mantenere una distanza coerente e consapevole da quelle aziende che realizzano ciò che più amiamo. La Disney non è nostra “amica”, e per quanto sia interessante la prospettiva di un film degli Avengers con tutti i personaggi presenti negli albi dei fumetti, dobbiamo considerare quale sia il costo di tutto ciò e in che modo influenzerebbe i media. L’accordo potrebbe anche fallire dopotutto ma è fondamentale che capiamo come funziona davvero questo settore prima di schierarci. E tu da che parte stai?

Giuseppe Palladino

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