Fotografia stenopeica
Fonte immagine: Wikimedia Commons

La fotografia stenopeica è una tecnica antica e affascinante che si basa sul principio della camera oscura per creare immagini uniche e artistiche. Questa tecnica, che risale ai primi esperimenti di fotografia del XIX secolo, è ancora molto apprezzata da molti fotografi per la sua natura artigianale e per l’impressione unica che regala alle immagini.

Ma cos’è esattamente una camera oscura? Si tratta di una stanza completamente buia, con un solo piccolo foro (chiamato “stenope”) che permette alla luce di entrare. Quando la luce attraversa questo foro, crea un’immagine invertita sulla parete opposta. In passato, questa immagine veniva riprodotta su una lastra di vetro o su un foglio di carta, creando così un’immagine fotografica.

La fotografia stenopeica richiede un po’ di pazienza e di esperienza, ma anche una certa dose di creatività e di arte. Il fotografo deve scegliere attentamente il foro da utilizzare, in base alla quantità di luce che vuole far entrare e all’effetto che vuole ottenere. Inoltre, deve saper scegliere il tempo di esposizione più adatto, in modo da ottenere l’immagine desiderata.

La fotografia stenopeica ha un aspetto unico, soprattutto per la sua natura “artigianale”. Le immagini sono molto diverse da quelle ottenute con le moderne tecnologie fotografiche e hanno un aspetto più morbido e sfocato, con una sorta di atmosfera surreale e onirica. Questo è dovuto alla natura stessa della tecnica, che utilizza una quantità limitata di luce e un foro di dimensioni ridotte per creare l’immagine.

Inoltre, la fotografia stenopeica permette al fotografo di esplorare la sua creatività e di sperimentare con diverse tecniche e stili. Ad esempio, è possibile utilizzare pellicole a colori o in bianco e nero, ottenere effetti di sovrapposizione o di sfocatura e molto altro ancora.

Tuttavia, questa tecnica fotografica non è adatta a tutti. Richiede tempo e pazienza, e spesso richiede anche un certo grado di abilità manuale.

La fotocamera Stenopeica

Gli appassionati della fotografia stenopeica solitamente costruiscono la propria macchina fotografica, utilizzando materiali semplici come scatole di cartone o latta o addirittura, in tempi più moderni, attrezzature più professionali come fotocamere reflex digitali.

La caratteristica principale di questa tecnica è l’assenza di lenti e obiettivi, che vengono sostituiti da un piccolo foro chiamato “stenope” dal diametro che si aggira intorno a 0,5mm. La pellicola o il sensore digitale sono posizionati sul lato opposto del foro, all’interno di una scatola completamente chiusa per evitare l’ingresso di luce.

L’otturatore è costituito da un materiale che impedisce il passaggio di luce, che apre e chiude manualmente il foro. A causa della piccola dimensione dell’apertura, il tempo di esposizione è generalmente molto superiore rispetto a quello richiesto da una fotocamera convenzionale, e può variare da 5 secondi a più di un’ora. A causa di tempi di esposizione così lunghi, l’uso di un treppiede fotografico si rende indispensabile in questo genere fotografico.

Caratteristiche del foro stenopeico

Se, nella fotografia tradizionale, la qualità dell’immagine dipende dalla qualità ottica degli obiettivi utilizzati, nella fotografia stenopeica la qualità dell’immagine dipende dalla dimensione dell’apertura del foro e dalla distanza dello stesso dal piano focale. Più il foro è piccolo, maggiore sarà la risoluzione dell’immagine, poiché il circolo di confusione proiettato sarà più piccolo.

Tuttavia, se il foro è troppo piccolo, può causare diffrazione e influire sulla nitidezza dell’immagine. Se il diametro dell’apertura del foro si avvicina allo spessore del materiale utilizzato, può verificarsi una vignettatura intorno ai bordi dell’immagine, poiché meno luce raggiunge queste aree per via dell’ombra causata dalla luce che entra ad un angolo diverso da 90°.

Per ottenere la migliore qualità dell’immagine, l’apertura del foro dovrebbe essere di forma circolare per ridurre la rifrazione e realizzata con un materiale il più sottile possibile. Nelle attrezzature di alta qualità, l’apertura del foro viene creata utilizzando un laser, ma anche un appassionato di fotografia può realizzare fori di qualità sufficiente per scattare belle foto stenopeiche.

Un modo comune consiste nell’utilizzare un foglio di alluminio, che minimizza lo spessore, creando l’apertura del foro con un ago e cercando di appianare i bordi che ne derivano per renderlo uniforme.

Una caratteristica del foro stenopeico è la profondità di campo infinita, ma questo non significa che tutto sarà nitido. La nitidezza dipende dalla distanza tra l’apertura e il materiale fotosensibile. In alcune fotocamere stenopeiche è possibile regolare il piano del materiale fotosensibile, modificando così l’angolo di visuale della fotocamera e il rapporto con il diaframma.

Avvicinando il piano all’apertura del foro, si otterrà un angolo di visuale più ampio e un tempo di esposizione più breve, mentre allontanandolo l’angolo di visuale sarà più stretto e il tempo di esposizione sarà più lungo.

Fotografia stenopeica: calcolare l’esposizione

Il valore del diaframma o numero f è dato dal rapporto tra il diametro del foro e la distanza dello stesso dal piano focale, ovvero il materiale fotosensibile come la pellicola o il sensore. Questa distanza è detta “lunghezza focale”.

Ad esempio, se la lunghezza focale di una fotocamera è di 50mm e il diametro del foro stenopeico è di 0,5mm, il diaframma sarà di f/100, cioè 50 mm/0,5 mm.

Per questo, come abbiamo detto prima, la fotografia stenopeica richiede solitamente esposizioni lunghe, spesso superiori a un secondo.

In conclusione

Per queste sue caratteristiche, la fotografia stenopeica non si presta molto a generi fotografici come, per esempio, la fotografia di ritratto. I generi con cui vale la pena sperimentare sono la fotografia di paesaggio o lo still life o comunque fotografare scene piuttosto statiche.

Tuttavia nulla vieta di sperimentare in tutti i generi fotografici, tenendo presente che la fotografia stenopeica è particolarmente adatta ai fotografi con una visione particolarmente artistica e personale.

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