Da quest’anno anche Capaccio diventa bandiera blu, com’è stato confermato stamattina dalla Fee, l’organizzazione internazionale che opera in merito alle spiagge, in collaborazione con Unep, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’ambiente, e Unwto, l’Organizzazione mondiale del turismo. Felicissimo il Sindaco Voza che dichiara: “Ho l’onore e l’onere di essere sindaco nel momento in cui la nostra città riceve per la prima volta la Bandiera Blu.  Un onore perché si tratta del riconoscimento più prestigioso da ottenere per le città che puntano sul turismo balneare. Un onere perché questo non deve assolutamente essere considerato un punto di arrivo: adesso  dobbiamo impegnarci sempre di più per conservare la Bandiera Blu, lavorando per salvaguardare il nostro mare e il nostro ambiente in generale, e per migliorare i servizi per i tanti turisti che da oggi sceglieranno questa località perché sanno che ha la Bandiera Blu”.

A Roma, presso i locali della Regione Lazio, è terminata da qualche ora la ventiquattresima cerimonia di premiazione per le Bandiere Blu del 2015.
Salgono a 14 le bandiere blu in Campania, che danno alla nostra regione il quarto posto in Italia, dopo Liguria, Toscana e Marche, per un totale di 280 bandiere blu in tutta la penisola e una percentuale del 15% delle spiagge premiate a livello internazionale. Seguono Puglia, Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Sardergna, Sicilia, Calabria, Molise, Friuli Venezia Giulia e Basilicata.

La nostre spiagge pulite e confermate, dunque, sono: Baia della Sirena, Marina del Cantone, Puolo e Recommone a Massa Lubrense; il litorale tra Punta Carena, Gradola e Grotta Azzurra a Capri, e le rive di Arienzo e Fornillo a Positano.
Acque sicure anche da Varolato alla Torre di Paestum e Acqua dei Ranci, San Marco e Trenova ad Agropoli, Lago Tresina a Castellabate, Centola con Baia della Moipa; e poi, Montecorice, Acciaroli, Pioppi, Casalvelino, Marina d’Ascea, con Velia e la Scogliera Petraso, Pisciotta, Palinuro Porto, con le Saline e le Dune, Vibonati con Uliveto e Villamare, e infine il lido di San Giorgio a Sapri.

Il Comando Generale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera ha mostrato anche quest’anno un fondamentale supporto per verificare i criteri oggettivi alle valutazioni delle spiagge, oltre alla promessa di un’acuta vigilanza e uno scrupoloso controllo su tutto il territorio nazionale, per la cura e la preservazione della flora e della fauna ambientale.

E, proprio in merito al rispetto dell’ambiente, l’Abruzzo perde tre bandiere e la Sicilia due. Bandiere blu significano immediatamente promozione turistica e introiti economici, ma diventano primarie e indispensabili alcune regole che non vanno dimenticate, come la sensibilizzazione alle tematiche ambientali più importanti circa il rispetto delle spiagge e la depurazione delle acque, ma si presuppone una incisiva collaborazione delle istituzioni locali, per la realizzazione di opere urbane fondamentali come aree attrezzate, zone pedonali, parcheggi e altre diverse attività.

Anna Lisa Lo Sapio

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