E’ tutto pronto, NaDir sta per tornare. Dopo lo straordinario successo ottenuto lo scorso anno, infatti, l’ormai popolare Festival musicale delle produzioni musicali fa il suo ritorno dal 7 al 9 luglio. La struttura che ospiterà gli eventi, ancora una volta sarà il Polifunzionale di Soccavo. Chiaro il messaggio lanciato dagli organizzatori, ovvero di rivalutare la periferia liberandola da anni e anni di degrado.
Il NaDir Collective, organizzatore del Festival dice: «L’esperienza della prima edizione del NaDir ci ha insegnato sicuramente che anche a Napoli, nonostante la situazione difficile delle produzioni culturali a Napoli, è possibile organizzare un festival in maniera totalmente autorganizzata, autofinanziata e indipendente, animato dalla spinta propulsiva e dalla forza militante dei movimenti sociali. La vera sfida è stata fare tutto questo senza rinunciare nè alla qualità della proposta artistica e al rispetto dei migliori standard tecnici, nè a retribuire correttamente gli artisti e lavoratori dell’arte che hanno collaborato con noi. La sfida l’abbiamo si può dire che l’abbiamo vinta, e da lì è nata l’idea di dare vita al collettivo NaDir nell’ambito della rete Scacco Matto e di continuare il nostro lavoro sulle produzioni culturali durante tutto l’anno, anche in concomitanza con l’occupazione del’ex carcere minorile Filangieri, lo Scugnizzo Liberato. Oltre a cineforum, a iniziative tematiche su fumetto e arte figurativa e allo sportello di consulenza per artisti, abbiamo dato vita ad una rassegna di concerti, diRotta su NaDir, all’interno del teatro Eduardo de Filippo dello Scugnizzo LIberato, che attrezzato per essere una sala concerto di tutto rispetto. La rassegna primaverile l’abbiamo pensata come un viaggio, una rotta verso la seconda edizione del Festival che facesse anche da trait d’union con la prima. Abbiamo infatti ospitato molti dei nomi che hanno suonato al NaDir l’anno scorso (Gnut, Ilaria Graziano e Francesco Forni, Sula Ventrebianco, Slivovitz), ma anche uno, il supergruppo ciurma Capitan Capitone e i Fratelli della Costa (con Daniele Sepe, Gnut, Foja, La Maschera, Tartaglia&Aneuro ed altri), che suonerà al festival quest’anno.
NaDir, tuttavia non sarà solo musica. Proseguiranno, infatti quotidianamente, tutte legate al lavoro territoriale e culturale svolto dallo Scugnizzo Liberato. «Alla comunità – continuano gli organizzatori – vogliamo dimostrare che esiste un modo di fare cultura senza dover essere sottomessi a dinamiche legate unicamente al profitto ma puntando al valore artistico, alla capacità di immergersi in immaginari di culture che si intersecano tra di loro e con la speranza, attraverso gli incontri tematici e la proposta artistica, di promuovere l’idea di una cultura libera, condivisibile e alla portata di tutti ma soprattutto rivoluzionaria. Pensiamo che il nostro modello sia riproducibile altrove , nella speranza che da questa miccia si possa appiccare un fuoco vada altro questa giungla non pagato, di clientela e individualismo che spesso è il mondo della produzione culturale».
Il Direttore di Produzione sarà Luca Paolella, il Direttore Artistico, Francesco Santagata, mentre i contatti con la stampa saranno curati da Sergio Sciambra.
Pasquale De Laurentis
p.delaurentis@liberopensiero.eu