In Austria trionfa Dovizioso, dopo uno splendido duello con Marc Marquez, superato all’ultima curva dal ducatista. Terzo Pedrosa, che conferma l’ottima condizione, mostrata a Brno. Male le due Yamaha. Sesta posizione per Viñales, solo settimo Rossi.
Gara: La gara è di quelle bellissime, di quelle che resteranno nella storia. Il week end lasciava presagire un dominio assoluto di Marquez, che gira a tempi clamorosi. Subito dietro proprio lui, Dovizioso, che qualche speranza di vittoria, in fondo in fondo, la nutriva. L’inizio è uno scontro tutto spagnolo tra la ducati di Lorenzo e la Honda del pilota catalano, che si porta in avanti. Dovi, da dietro, aspetta il momento giusto e prova a tenere il più lontano possibile un Valentino Rossi che dopo pochi giri, dalla settima posizione iniziale, è già quarto. A metà gara, però, il pilota della Yamaha cala drasticamente. Fatale gli sarà una curva presa male, che di fatto, segnerà la sua settima posizione. Lì davanti, invece, inizia un duello destinato a restare nella memoria di questo sport: Lorenzo cala il ritmo e finisce in quarta posizione il suo gran Premio. Dalle retrovie a circa 13 giri arriva Pedrosa. Marquez emerge nuovamente in un finale da cardiopalma, fatto di attacchi e risposte, che si susseguono fino all’ultima curva, quando l’italiano con un grande manovra infila lo spagnolo e va a vincere il gran premio d’Austria 2017.
Dovizioso: Andrea torna a vincere, ridimensionando le ambizioni di Marquez, ancora primo in classifica. Il ducatista corre in maniera magnifica, ordinata. Resiste al doppio attacco Honda con la forza fisica e mentale, propria dei grandi campioni. Alla fine Marquez non può che arrendersi a Dovizioso, un pilota maturato tantissimo, in grado di calcolare le mosse degli avversari e di saper gestire quella pressione che fino a qualche anno fa lo avrebbe fatto sbagliare. Alla fine ai microfoni di SKY SPORT Dovi dà sfogo a tutta la sua gioia per aver vinto una gara davvero difficile e bellissima: “Sono davvero molto felice. Voglio ringraziare il team e gli ingegneri in Italia, perché hanno realizzato una carena che qua è andata. Mi sono un po’ arrabbiato con Marquez (ride ndr) perché ha provato a superarmi all’ultima curva dove praticamente lo spazio per frenare non c’è. Alla fine, tuttavia, sono stato attento, lui fortunatamente è andato anche un pochino largo e sono riuscito ad infilarmi. Sono davvero felice perché la gara è stata davvero difficile“.
Marquez: Non è stato lui a perdere ma Dovizioso a vincere. Quello che emerge da questo gran premio è che è lui probabilmente il più serio candidato al titolo mondiale. Marquez ha la straordinaria capacità di mollare la corsa, di rifiatare, di retrocedere di qualche posizione e di recuperare in qualsiasi momento. Questa volta gli va male. Dovizioso lì davanti è un muro, che spegne la furbizia dello spagnolo con una raffinata intelligenza. La gara la Ducati, più che all’ultima curva, la vince sui tanti rettilinei in cui entrambe le Honda sono state fulminate dalla rossa fiammante del Dovi. Le sue parole finali ai microfoni di SKY SPORT non possono che essere parole di profondo orgoglio e soddisfazioni per aver fatto vivere agli appassionati di MotoGP, uno dei più bei duelli degli ultimi anni:” Penso che ci sia stato spettacolo. Abbiamo fatto un gran finale. Ci ho provato fino alla fine. Mi sarebbe piaciuto essere primo, ma va bene anche così. Dovi ha vinto la gara accelerando. Lui ha avuto più trazione. Ho avuto problemi con la gomma, perché con questo caldo era troppo morbida. Alla fine ci ho provato, peccato non esserci riuscito“.
Pedrosa: Sta veramente bene. Parte ottavo, ma attua una grande rimonta e, per poco, addirittura non la vince. Lo spagnolo dimostra grande carattere andando a sfidare quei due lì davanti. Girano tutti e tre affiancati come fossero dei bambini che si sfidano nel cortile con le loro biciclette, solo che loro sfiorano i 300km orari. Pedrosa, come gli altri due, merita i complimenti perché oggi ci ha fatto davvero divertire. Alla fine può essere soddisfatto visto l’ottava posizione delle qualifiche e le difficoltà nel week end:” Sono felice. E’ stato un week end duro, abbiamo lavorato molto perché abbiamo riscontrato numerose difficoltà. Poi ho ritrovato le misure e i tempi e siamo riusciti ad arrivare sul podio, che si è rivelato davvero un ottimo risultato“.
Disastro Yamaha: Non è la prima volta che intitoliamo così un paragrafo. Le Yamaha sono troppo discontinue quest’anno. Alternano grandi prestazioni a pessime. Entrambe bersagliate dalla sfortuna, specialmente Rossi. Valentino parte bene e all’inizio è pure tra i primi quattro, pronto a duellare per il podio. Sembra la giornata giusta per il Dottore che poi cala in maniera repentina fino ad un largo che gli costa il settimo posto e tanto in ottica mondiale. Valentino incassa e incolpa, ai microfoni di SKY SPORT la gomma posteriore, deterioratasi con troppa facilità: ” Pensavamo di far meglio. All’inizio la moto andava bene, poi dopo mi è sembrata una gara come quella di Barcellona dove abbiamo sofferto tanto. I primi dieci giri la moto va bene. Ma poi dopo la gomma posteriore si deteriora e abbiamo avuto un drastico calo. Ho fatto fatica sia in accelerazione che in frenata. Poi ho fatto un paio di errori in frenata e non ho potuto lottare con Zarcò e Viñales. Ma oltre al quinto posto non avremo potuto fare. Dobbiamo lavorare molto“. Stesso discorso per Viñales , ai microfoni di SKY SPORT ha accusato le difficoltà, già presentate dal suo compagno di scuderia: “ Oggi più di così era difficile fare. Dobbiamo lavorare tanto. Il problema è stato grip posteriore che era molto basso anche rispetto a quello di Zarco. È stato difficile finire la gara“.
Fonte immagini in evidenza: MotoGP.com, ANSA.it
Giovanni Ruoppo