NAPOLILuigi de Magistris, sindaco di Napoli ormai reintegrato, rischia di nuovo. Infatti, venerdì scorso, il Ministero degli Interni e la Prefettura di Napoli hanno presentato un appello contro la decisione del Tar Campania di annullare l’efficacia della sospensione del sindaco. <<Il ministro degli Interni, Angelino Alfano – commenta Luigi de Magistris – è stato molto sollecito nel chiedere prima la mia sospensione dalla carica, con un suo intervento nell’aula del parlamento, e adesso presentando appello al Consiglio di Stato, esclusivamente sulla sospensiva. Mi auguro che, con la stessa rapidità, Alfano venga a Napoli per annunciarci l’invio di ulteriori forze dell’ordine, non per arrestare il sindaco.>>Tale cosa è stata resa nota dallo stesso sindaco, che ha dichiarato: <<Mi sembra un appello curioso, perché mira esclusivamente a togliere il sindaco di Napoli dalla sua poltrona.>>
Non ci saranno risposte sul futuro del Primo Cittadino partenopeo fino al 20 novembre, giorno in cui, a Roma, la Camera di consiglio si riunirà per discutere il ricorso della Prefettura.
Il Consiglio di Stato dovrà pronunciarsi sulla misura cautelare del congelamento della sospensione da parte del prefetto, emettendo un’ordinanza, che confermi o rigetti la decisione del Tar della Campania.
<<E’ una situazione paradossale – commenta de Magistris – con la possibilità addirittura di una sospensiva della sospensiva, mentre il Parlamento sta discutendo proprio in queste ore della possibilità di una revisione della legge. Ma un sindaco non è un sacco di patate che può essere lanciato in mezzo ad una strada ogni tanto.>>
<<Dopo essere stato un sindaco “sospeso”, ora sono un sindaco “appeso”.>> conclude ironicamente il sindaco.
Il Primo Cittadino non ha intenzione di arrendersi.

Chiara Esposito

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