ROMA – Durante la stracittadina della capitale abbiamo assistito al primo selfie della storia come esultanza: un golfie. Francesco Totti, 39 anni il prossimo settembre, dopo il goal del definitivo 2-2 che ha regalato alla Roma un punto importante dopo una rimonta marcata dalla sua doppietta (con la quale ha raggiunto quota 11 goal in tutti i derby giocati, record) ha esultato come nessuno si sarebbe mai potuto aspettare. Con il suo iPhone, con la curva Sud alle sue spalle, si è auto-scattato, o come si dice nel gergo dei social network, si è fatto un selfie. Immortalando se stesso, con alle spalle i tifosi giallorossi in delirio dopo un goal incredibile con un’esultanza altrettanto incredibile, insomma, immortalando un momento immortale; però è bene precisare che, sentimentalismi a parte, quello del selfie del Pupone è una trovata pubblicitaria della società giallorossa che, cercando di coinvolgere la propria tifoseria, mette in palio la possibilità di scattare, per l’appunto, dei selfie con i calciatori nel Centro Sportivo di Trigoria.

Non solo i tifosi di fede giallorossa sono impazziti: ma anche il web, specialmente sui social, dove si è sempre pronti ad idolatrare o ironizzare (perché la satira, come ogni forma di comunicazione, è libera per tutti) ogni evento clou. Da questa strana e fin qui esclusiva esultanza possiamo capire quanto le forme di comunicazione, ed in particolar modo quelle tecnologiche, abbiano preso piede e stiano continuando a correre, come i calciatori dietro un pallone. Dalle semplici seppur mirabolanti radiocronache, adesso abbiamo le partite top in 3D, l’inserimento della Goal-Line Technology (quello che in Tennis conosciamo come Occhio di Falco) sembra sempre più imminente. E non è raro al giorno d’oggi usare i tweet, i post o le foto (selfie inclusi), da parte di calciatori o allenatori, come fonte quando comunichiamo di calcio e non solo. Mesi fa assistevamo ad alterchi tra Icardi e Maxi Lopez sul social network delle fotografie: Instagram. La strambra esultanza del capitano romano ci fa capire quanto gli accessori di comunicazione e la rete che hanno creato tra essi sia sempre più di frequente utilizzo nella nostra vita.

Il goal di Totti verrà ricordato per il nesso ad un’altra foto: il logo dell’album Calciatori Panini. In quel caso, la figura immortala è quella di Carlo Parola, quando, durante un Fiorentina-Juventus del gennaio 1950, da gran libero di classe qual era, spazzò via un pallone pericoloso dalla propria area di difesa, tramite il gesto atletico preferito da molti nell’ambito calcistico: la rovesciata. L’aggancio al volo di Totti, posto affianco alla celebre rovesciata di Parola, ha una somiglianza pressoché fantastica.

Sicuramente, quando tra tanti anni un Totti con le scarpette appese al chiodo, privo dell’ansia del derby e dei ritmi d’allenamento, riguarderà il suo mezzo volto con la curva dei suoi fedelissimi tifosi alle spalle, strapperà un sorriso malinconico. Ripensando che, quella foto, nel giro di neppure un giorno aveva fatto il giro del mondo, invadendo le Home di ogni Social Network e non solo, ma quello scatto, come il suo scatto felino per raggiungere un pallone irraggiungibile per tutti ma non per lui, gli ricorderà che sarà stato tutto merito suo, e per incorniciare quel momento fantastico, l’ha immortalato. Immortalando un momento immortale della sua carriera.

Fonte immagine in evidenza: google.com

Raffaele Cianni

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