BAGNOLI – Sabato 14 Febbraio si è svolta la manifestazione di protesta indetta dai ragazzi del Laboratorio Politico Iskra, che insieme ad altri coordinamenti territoriali di studenti, disoccupati e lavoratori precari, hanno deciso di sfilare per le strade di Bagnoli dirigendosi a Città della Scienza, per rinnovare il categorico “No al decreto Sblocca Italia”.

BagnoliEduardo Sorge del Laboratorio Iskra di Bagnoli, dichiara a Libero Pensiero: “Siamo qui a Bagnoli per dire a Renzi che a Bagnoli non si passa. Non sarà il commissariamento, né la legge Sblocca Italia a risolvere i venti anni di disastro ambientale. Abbiamo bisogno di lavoro stabile e sicuro, di bonifiche sotto il controllo popolare, di spazi e servizi sociali. Non è solo l’area ex Italsider ma anche l’area ex Nato, quindi oggi noi entreremo a Città della Scienza, come volevamo fare il 7 Novembre, a firmare il nostro accordo, l’accordo di tanti disoccupati, degli studenti, dei precari di questo territorio. Il messaggio chiaro al governo: Renzi a Bagnoli non passerà”.

Il corteo si è compattato dalla cumana di Bagnoli, ed è stato scortato dalle forze di polizia durante tutto il percorso. Una volta arrivati a destinazione, presso Città della Scienza, i ragazzi hanno dato vita ad un’assemblea che si è conclusa con la lettura di un documento in cui si evince il totale disaccordo sulle politiche di cementificazione, speculazione e privatizzazione della zona occidentale di Bagnoli. Un documento efficiente che esprime il rigetto del commissariamento esterno e che denuncia le violenze inflitte ai territori che saranno vittime delle trivellazioni. Con eguale sdegno, l’accordo dei protestanti si pone l’obbiettivo di pretendere soluzioni per l’inquinamento ambientale dell’area del litorale e dell’ex zona industriale, e chiede un tavolo permanente inter-istituzionale per la creazione di nuovi posti di lavoro e per discutere del diritto alla casa e alla salute. Nel documento si evidenzia anche l’esigenza di demilitarizzare la zona dell’ex Nato per restituirla come spazio di confronto agli studenti.

BagnoliL’accordo è stato firmato da un disoccupato del territorio, Giovanni Alacri, come simbolo di resistenza alla miseria, perché il Governo Renzi così come i suoi predecessori, hanno costruito castelli di menzogne che oggi si riversano sui giovani, i quali hanno dichiarato di aver “solamente cominciato questa lotta, legittima e necessaria in questo periodo storico”. Infatti, se il governo non facesse marcia indietro sulle misure Sblocca Italia, “Bagnoli sarà costantemente barricata”.

In seguito il corteo si è diretto nuovamente alla cumana di Bagnoli, dove un gruppo di esponenti del PD ha colto occasione per organizzare un banchetto informativo pubblico, lanciando una forte provocazione alle contestazioni contro Renzi. Non appena i gruppi antagonisti si sono scontrati verbalmente, coloro del Partito Democratico sono stati difesi dagli agenti della finanza e da poliziotti provvisti di casco. Il corteo si è sciolto dopo che i ragazzi di ISKRA hanno precisato la contraddittorietà con cui il PD si mobilita sui territori, smuovendo delle misere obiezioni nei confronti di chi oppone resistenza e lotta per i propri diritti.

Bagnoli

Alessandra Mincone

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