Qualche sera fa la segreteria provinciale ha deciso di annullare le primarie dell’8 marzo, non riconoscendo il voto che aveva decretato la vittoria di Michele Caiazzo. Caiazzo, ex sindaco, ex consigliere comunale ed ex consigliere regionale, ha battuto per soli tre voti il suo avversario Vincenzo Romano. La candidatura di Caiazzo ha trovato fin dal principio sostegno, a livello nazionale, da parte di esponenti quali Pina Picierno, Francesco Nicodemo, Valeria Valente e Valentina Paris.
Il segretario PD Venanzio Carpentieri ha però sostenuto che fin dall’inizio non c’erano i presupposti per fare queste primarie. Ma il responsabile del segretariato PD di Pomigliano, Michele Tufano, ha ribadito dicendo che il Segretario Metropolitano non può definire le primarie pomiglianesi “politicamente superate” senza la minima interazione con il circolo e con gli organismi decisionali territoriali. Il Nuovo Centrosinistra si è dimostrato discorde con l’idea di Carpentieri di proporre un nuovo candidato che sia in grado di “unire” gli interessi della cittadinanza. Infatti anche il renziano napoletano Francesco Nicodemo, componente dello staff del premier Matteo Renzi, respinge la decisione di annullamento di Carpentieri. Attraverso i social network Nicodemo dichiara: <<Non voglio entrare nel merito della decisione del PD Napoli riguardo le primarie di Pomigliano. Lasciatemi però dubitare del metodo e dei modi e del luogo in cui la decisione politica è stata presa. Lo trovo un precedente discutibile>>. Parole dure che acquistano ancor più spessore se dette da uno dei vicinissimi a Renzi, tanto da mettere a rischio la poltrona di Carpentieri.
Simona Pisano