Ta-ta-tà! Tanto tempo fa in una galassia molto molto lontana è tempo di primarie ed accadono cose che noi nemmeno conosciamo: tentativi di corruzione e liti all’interno del Pd e della sua minoranza. Nel frattempo, stranamente, Lord Salvini incita all’odio e a sparare contro i giudici, salvo chiedere scusa dopo aver tolto il post, pur ammettendo che, dovendo proprio eliminare un post, avrebbe eliminato l’Africa. Darth Fedez le prende dai vicini e gli abitanti dell’Impero credono di non aver mangiato se non lo dicono agli altri.
Benvenuti a tutti a questo nuovo appuntamento con Satire Wars o almeno ai nostri parenti che hanno deciso di leggerci fin qui dietro corrispettivo in denaro. Passiamo subito alla nostra top ten.
Lercio apre la nostra classifica, la legge e poi la chiude, fine.
I lerci si piazzano alla numero 10 per l’anteprima internazionale: alle prossime Paralimpiadi per falsi invalidi Italia favorita. Nella fretta della stesura, forse per il timore di soffiate ad altre redazioni, dimenticano che si rischiano dai 40 ai 50 anni di galera per le agenzie di scommesse che quoteranno un’eventuale successo dell’Italia: abbiamo già vinto.
Basta tristezza! Parliamo di paralimpiadi e di persone sfortunate (sai che sfiga gareggiare contro la strafavorita Italia!?), ma pensiamo a chi se la spassa ed è salvo. No, non stiamo parlando di Berlusconi, comunisti! Bensì di lui, quel pezzo grosso della Chiesa che piace tanto a tutti e che lo prendono ad esempio. Francesco? E chi è? Ah, quello sfigato che vuole aiutare i poveri, gli sfortunati, chi dissemina odio e guerre? Seh, abbiamo aperto la sede del Partito Comunista. Ma no! Di quel gran figo ricco di Bertone. Magari ad una minoranza di voi piacerà più il Papa, ma siete numericamente importanti quanto la minoranza Pd (okay, avete il diritto di querelarci per insulto). Alla 9 Kotiomkin ci racconta il sollievo del Cardinale.
Sollievo che ci viene dato anche dalla notizia che un nostro amico o parente sta mangiando in qualche ristorante, mentre noi magari pensiamo che stia morendo di fame. Invece no! Il parente, amico o collega di turno, mentre tu ti sei alzato solo per vedere oggi cosa andrà storto e peggio di ieri, pubblica la foto nel più bel ristorante del mondo con la portata più bella del mondo e tu bestemmi in 14 lingue sconosciute, salvo liquidarlo con un “Idioti che postano le foto del cibo su facebook”. Nel frattempo tre quarti del tuo fegato ti hanno fatto “Big hello”.
Se parli di cibo, però, devi anche sottolineare queste notizie (vere) sui nostri alimenti e bevande. Le nostre multinazionali non si accontentano di darci i loro prodotti ed hanno deciso di aggiungerci, allo stesso prezzo e senza avvisarci, udite udite: vetro, metallo, mercurio e plastica. Noi vi ringraziamo per il regalo: troppo buoni. Questa la 8-bis di Satiraptus.
“In un mondo migliore, cose simili non accadrebbero e probabilmente lì ci vivrebbe la minoranza di noi, infatti io non ci sono”, ha dichiarato Salvini, svegliatosi dal suo sogno. Fortunello! Beato lui che ha vissuto in una realtà parallela in cui lui non esiste, anche se solo per pochi secondi. Questa la numero 7 di Lercio.
Parlando di Salvini, dunque di professionisti del terrore e della paura, passiamo all’Isis. Sì, perché pare che il Califfato stavolta l’abbia fatta grossa. In perfetto stile Bush “Attacchiamo tutti quelli che hanno le armi nucleari”, “Presidente, dai nostri dati di intelligence risulta che gli Usa hanno le armi nucleari”, “Bene, attacchiamo anche loro”, volevano farla fuori dal vaso in una Chiesa e ci sono riusciti. Anzi no. Questa la numero 6 di Lercio.
Secondo recenti studi statistici (fatti da noi, tipo ora), la minoranza degli italiani sarebbe favorevole alla legalizzazione della Cannabis ed in questi numeri minoritari sembrano non rientrare due uomini che rappresentano gran parte degli abitanti del Belpaese. Renzi e Marchini passano da produttori a consumatori e siamo tutti più felici alla numero 5 made in Kotiomkin.
Chi dice Renzi, dice Pd, minoranza e primarie.
Dio, quante disgrazie tutte assieme in una sola frase! Tutti pensiamo a Napoli quando si parla di scippi ..Ehm volevamo dire democrazia interna! Sì, perché Bassolino è più attivo degli anni in cui fu sindaco per ripetere le primarie visto il video circolato sul presunto inquinamento dei risultati, ma siamo a Napoli: la capitale europea di contrabbando di banconote, col 90% di tutte quelle prodotte in Europa (dati veri). Questi primati nessuno li sottolinea, ma quelli di Lercio ci spiegano per cosa sono utilizzati: finalmente i Cinesi potranno riposare. Questa la numero 4.
Medaglia di bronzo per Lercio che ci spiega gli ultimi inviluppi del caso Regeni. Proprio come i servizi segreti italiani dei bei tempi che furono, anche l’Egitto ha problemi ad insabbiare alcune prove sul caso Regeni: perché non gli mandiamo quelli che si occuparono di rintracciare Aldo Moro? In quel caso potrebbero convincere anche i genitori che quel ragazzo non sia mai esistito.
Medaglia d’argento per Spinoza che chiarisce l’equivoco del tweet di Salvini. Però è difficile capire in questo Paese dove andremo a finire se il segretario di un partito che per anni ha detto “Prima il Nord” ed oggi si unisce per combattere il nemico “nero”, non può nemmeno chiedere pubblicamente di sparare dei giudici. Renzi, che fai?!?!?!1111
Proprio in virtù di violenza, non si può non menzionare quanto successo ai vicini di Fedez costretti ad ascoltare musica, magari la sua, ad alto volume di primo mattino. “È difficile definire con certezza il numero di diritti umani violati intraprendendo un’azione simile”, sono state le parole di un esperto giurista, riferendosi all’episodio. “Ce n’è abbastanza per rimuovere Fedez dall’anagrafe umana”, ha poi precisato. Ma si scherza, si sa. Anche noi ci associamo a Kotiomkin al primo posto. Solo la violenza della satira può distruggere certa violenza: torna presto Fedez ..Magari non per cantare!
Alla posizione numero 0, come il peso politico che oramai ha e l’importanza da 1 a 10 delle sue dichiarazioni, D’Alema. Kotiomkin, in maniera severa e giusta, evidenzia quello che l’ex Presidente del Consiglio pensa del Pd e prova invidia perché lui era l’unico ad essere arrogante nell’Ulivo che fu. “Adda veni baffino”, direbbe qualcuno.
Appuntamento alla settimana prossima col prossimo numero di Satire Wars.
Ferdinando Paciolla