“Le politiche di accoglienza delle persone richiedenti asilo e dei rifugiati, in Italia e in Campania, diventano ogni giorno più inadeguate in confronto ai bisogni da affrontare e ai diritti da rispettare. Al carattere strutturalmente emergenziale di queste politiche fondate sui centri di accoglienza straordinaria, le recenti novità legislative hanno aggiunto ulteriori elementi problematici, come la legge Minniti-Orlando che riduce le possibilità di tutela per i richiedenti asilo“.
Parte da questa premessa la lettera aperta di invito all’evento “Campania accoglie. Contro razzismo e fascismo. Incontro tra e con le realtà di accoglienza sociale in Regione Campania”.
Contro il razzismo e il fascismo, Unisa risponde con “Campania Accoglie“. L’evento si terrà il 14 giugno alle 10:00 presso l’aula dei Consigli “Vittorio Foa” del campus di Fisciano.
A dirigere i lavori il sociologo Gennaro Avallone, promotore dell’iniziativa. All’invito, divulgato attraverso una lettera aperta, hanno già risposto diverse associazioni.
Un summit tra professionisti della società per fare il punto sullo stato dell’arte della questione accoglienza e relative soluzioni: alla discussione tra le associazioni presenti seguirà infatti una parte di lavoro laboratoriale in cui i partecipanti, divisi in gruppi, proveranno ad elaborare soluzioni e piani di accoglienza alternativi.
Questione, quella dell’accoglienza, proprio in queste ore al centro delle cronache nazionali: infuria il dibattito sull’approvazione dello ius soli, una legge che permetterebbe alla seconda generazione di immigrati nati in Italia di ottenere la cittadinanza.
Mentre in Senato si litiga sul si o no, alla società civile viene rimandato il problema più grande: come accogliere. Se ancora una parte della cittadinanza si ostina a voler seguire una politica protezionistica di stampo leghista al grido di “Prima gli Italiani” (come ci hanno dimostrato i casi di Cava e San Rufo), un’altra “piccola grande” parte prova a non mettere via la propria umanità. Oltre i partiti e le ideologie, per i diritti.
Angela Avallone