Renzi ci prova con Salvini: affossare il DDL Zan per puntare al Colle
Renzi e Salvini. Fonte: agi.it

Matteo Renzi ormai le sta provando tutte pur di evitare che Italia Viva scompaia nel nulla. Addirittura si scaglia clamorosamente contro il DDL Zan (che in questo momento ha urgenza di essere approvato e non ulteriormente ostacolato), al quale più membri di IV hanno anche partecipato attivamente alla stesura, pretendendo una rivisitazione del testo e cercando quindi di costringere il centro-sinistra a scendere a patti, per darla vinta alle forze di destra. Di questa situazione ne è contento l’omonimo di Renzi ovvero Matteo Salvini.

Il leader della lega e della coalizione di centro destra sarebbe felicissimo riguardo a un ipotetico affossamento del DDL Zan, che risulta difficile da digerire a determinati soggetti politici (e non). Ma la legge contro l’omotransfobia è soltanto il cavallo di Troia usato da Renzi per raggiungere i propri obbiettivi: alimentare le crisi interne di M5S e PD, avvicinarsi il più possibile al centro-destra per cercare di guadagnare consensi e infine avere voce in capitolo riguardo il prossimo Presidente della Repubblica che verrà nominato nel febbraio 2022.

Dopo la crisi del governo Conte II scatenata proprio dal fautore del patto del Nazareno, IV ha automaticamente perso qualsiasi forma di dialogo con le forze politiche del centro-sinistra. Ma come accade spesso nella politica italiana, i cambi di bandiera sono all’ordine del giorno. Infatti, con la richiesta di rivedere o di cambiare il DDL Zan con quello proposto da Scalfarotto, Renzi non fa altro che servire un assist al centro-destra con l’obbiettivo di attirare le simpatie del leader della Lega, Salvini. Come è noto i due “Mattei” non sono mai stati grandi amici, ma quando si tratta degli interessi di partito riescono a trovare una quadra; è successo con Salvini e la sua temporanea “svolta europeista” e sta succedendo adesso con Renzi che si promette al suo eterno rivale.

Il motivo principale di queste azioni è la possibilità di avere un influenza sull’elezione del prossimo presidente della Repubblica. La coalizione formata da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia ha infatti il 45% dei grandi elettori, i quali dovranno poi votare per il successore dell’attuale Presidente Sergio Mattarella. Un’occasione troppo ghiotta per Renzi. In un’intervista di questi giorni rilasciata a Repubblica ha dichiarato che: “Il sogno è sempre quello di eleggere un Presidente della Repubblica con un consenso amplissimo” affermando inoltre: “Se farei un accordo con la destra sul Colle? Anche con la destra, certo… In questa elezione, per di più, la destra ha il 45% dei grandi elettori, quindi sarà sicuramente al tavolo”. Questa combinazione potrebbe portare a scenari terribilmente deleteri per la scena politica attuale, uno su tutti l’ipotetica salita al Quirinale di Silvio Berlusconi, il quale ha buoni rapporti con Meloni e Salvini e rapporti di convenienza con il leader di Italia Viva.

Insomma, come al solito, Renzi non fa altro che peggiorare le cose. L’intero Paese ha bisogno che il DDL Zan venga approvato al più presto, perché in Italia episodi di discriminazione di genere accadono tutti i giorni e sotto gli occhi di tuttə, e il fatto che abbia deciso di punto in bianco di ostacolare il disegno di legge per capricci e calcoli personali e per tatticismo politico non fa altro che alimentare la rabbia e lo sdegno di chi vorrebbe vivere in un Paese civile.

Gennaro Palumbo

Quotidiano indipendente online di ispirazione ambientalista, femminista, non-violenta, antirazzista e antifascista.

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