L’ex giocatore di West Ham e Lazio, Paolo Di Canio, è stato sanzionato dall’emittente privata Sky a causa del suo tatuaggio inneggiante al Fascismo.
Non ha fatto in tempo a godersi l’inizio della sua carriera da conduttore televisivo Paolo Di Canio, che da poco aveva esordito sui canali di Sky con il suo ”Di Canio Premier Show”. Un piccolo dettaglio visibile a causa della maglia a mezze maniche che aveva indosso, però, non è passato inosservato al pubblico che si è subito riversato sul web infamando l’ex attaccante reo di sfoggiare un tatuaggio all’altezza del bicipite con la scritta ”Dux”. Tempestivi i provvedimenti dei capi massimi dell’emittente televisiva che, alle minacce di alcuni dei propri clienti di disdire l’abbonamento, non hanno esitato a licenziare Di Canio il prima possibile.
L’orientamento politico del vecchio bomber, tuttavia, non è una scoperta recente. Lo stesso non ha mai nascosto le proprie simpatie nei confronti di Mussolini e della corrente politica di cui si faceva portavoce. In molti ricorderanno, infatti, il saluto romano che, all’Olimpico di Roma, egli indirizzò verso la curva Nord dei tifosi Biancocelesti, o quando dovette dimettersi dal ruolo di allenatore del Sunderland poichè il dirigente del club, David Miliband, non voleva nella sua squadra un allenatore fascista.
Qui di seguito il comunicato da parte del vicepresidente esecutivo di Sky Jaques Raynaud:
“Abbiamo fatto un errore, ci scusiamo se abbiamo urtato le sensibilità di alcuni. Abbiamo parlato a lungo con Di Cani, e nonostante la sua professionalità, abbiamo deciso di chiudere la nostra collaborazione”.
Provvedimento giusto o troppo drastico? Di sicuro la prossima volta al posto di una maglietta Di Canio opterà sicuramente per un outfit in giacca e cravatta.
Vincenzo Marotta