La “fuga di cervelli” in Italia, ormai, è un dato di fatto che merita riflessioni approfondite. Noi di Libero Pensiero News abbiamo intervistato il dottor Giuseppe Di Caprio, fisico campano impegnato ad Harvard, che ci ha offerto interessanti spunti di riflessione su questa tematica.

Buongiorno Dott. Di Caprio. Iniziamo col parlare di Lei.

“Buongiorno. Certo, vi parlerò un po’ di me. Sono originario di Caserta. Dopo la laurea in Fisica con una tesi in Ottica non lineare (Prof. Santamato, U. Federico II), ho lavorato per due anni con borse di studio all’Istituto per la Microelettronica e i Microsistemi (IMM-CNR). Ho quindi cominciato il dottorato internazionale in Novel techonoligies for materials, sensors and imaging, Federico II, mentre la ricerca era condotta al IMM-CNR (Mentore: Giuseppe Coppola), INOA-CNR (Mentore: Pietro Ferraro) e ULB (Univeristè Libre de Bruxelles, Mentore: Frank Dubois, con cui ho trascorso un anno accademico). Il dottorato era in biofisica, microscopia ottica per lo studio di campioni biologici. I campioni  erano nella fattispecie spermatozoi, bovini e umani, e lo scopo dello studio era di sviluppare nuove metodologie per stabilire la fertilità dei donatori.”

C’è un lavoro particolare di cui può parlarci?

“Si. Uno dei lavori sviluppati durante il dottorato (ma pubblicato dopo) ebbe una particolare eco: Studiava il movimento 3D di spermatozoi tramite olografia digitale.” ( ecco dei link utili in cui si parla dell’argomento trattato).”
Alla fine del dottorato si è messo poi a cercare lavoro.  Ci può parlare della sua esperienza. 
“Si certo. Alla fine del dottorato, ho cercato lavoro su vari siti internet. In particolare ho mandato una domanda per un lavoro trovato su Nature Jobs, al Rowland Institute at Harvard. 
Io ho collaborato in quattro lavori chiave presso questo istituto: Quantitative absorption cytometry; Polarization encoded color camera; Hyperspectral imaging flow cytometry e Dye exclusion volumetric imaging.”
Oggi in cosa è impegnato?
“Oggi sono impegnato alla Harvard Medical School – Childrens Hospital. Il mio capo si chiama Tom Kirchhausen e lavoriamo in collaborazione con Eric Betzig, uno dei tre premii nobel per la Chimica del 2014. Utilizziamo il suo microscopio Lattice Light Sheet Microscope. Io mi occupo in particolare della raccolta dati e dell’analisi immagini.”
Dott. Di Caprio cosa ne pensa della questione “fuga di cervelli” in Italia?
“Guardi, credo che il problema sia mal posto. La questione andrebbe approfondita e guardata da una diversa prospettiva. Io credo sia giusto ed importante viaggiare e portare la propria competenza e professionalità all’estero, aumentando anche il proprio bagaglio professionale, culturale ed umano. Nessuno si chiede mai nulla del problema inverso: perchè nessuno viene in Italia?
Negli Stati Uniti il paese è politicamente e socialmente strutturato per lo sviluppo economico straripante degli ultimi anni nelle nuove tecnologie. Tutto ciò è dovuto anche al fatto che gli States investono poco, o nulla, in formazione. Scelgono dall’estero i migliori, formati nei loro paesi di origine. Di fatto si ritrovano menti geniali che non sono costate nulla allo stato. È alla portata di tutti osservare che nella Silicon Valley il numero di scienziati provenienti da altri paesi è impressionante.
Vi è da osservare che, purtroppo (per loro) con il governo Trump si sta ostacolando questo meccanismo ben oleato negli anni, nella speranza di collocare i cittadini statunitensi in luogo di cittadini provenienti da altri paesi.
Di fatto, però, non ci sono i numeri per rendere concreto questo sogno. Negli Stati Uniti non vi è un numero sufficiente, di nati negli States stessi, che possano collocarsi nelle numerosissime aziende strategiche dell’Hi Tech.”
Spunto di riflessione davvero interessante dott. Di Caprio. La ringraziamo per averci ospitato e per l’interessante chiacchierata. Le auguriamo ulteriori successi.
Grazie a voi”.
Salvatore Annona

 

 

 

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