La drammaticità degli eventi di Parigi è sotto gli occhi di tutti. Nella giornata di oggi la confusione è ancora tanta, le notizie si susseguono e sembrano non terminare mai gli agghiaccianti aggiornamenti sul numero dei morti. Ma quello che giunge agli occhi, di più, è il modo in cui la notizia è stata descritta e strumentalizzata in Italia. Il pericolo che noi corriamo nel nostro Paese e in tutta Europa è quello di rispondere all’odio con odio, alla guerra con guerra, alle minacce con le minacce.
Il mondo come ci siamo abituati a conoscerlo negli ultimi venticinque anni è pronto a cambiare. Eppure l’opinione pubblica resta ferma, statica, ancorata a pregiudizi efficacemente instillati nelle menti distratte in decenni di propaganda. Ci troviamo di fronte ad uno scontro immane, che gente come Salvini, Belpietro e tutta la destra italiana ed europea provano a mostrare come una guerra di religione e uno scontro di civiltà. Invece, tutto questo non c’entra nulla e chi utilizza questi temi per strumentalizzare le notizie aiuta soltanto gli estremisti e criminali che prendono, portano a casa e aumentano la propaganda anti-occidentale.
La minaccia dell’ISIS è reale, non fittizia, certo, ma dobbiamo ricordare a tutti che affonda le sue radici nelle massacranti mire imperialistiche degli Stati Uniti e della NATO. I ribelli dei vari paesi del Medio Oriente sono stati e sono finanziati ed armati proprio da chi oggi annuncia il pericolo dell’ISIS. Quello che è successo in Siria va rivalutato dal punto di vista storico e geopolitico, la longa manus dell’imperialismo USA ha causato destabilizzazione in quei Paesi, aiutando i gruppi terroristici per garantire i propri interessi. Non possiamo immaginare che si tratti di uno scontro tra civiltà o tra religioni; il punto è che il fondamentalismo religioso è da sempre il miglior fomentatore di odio. L’oppio dei popoli, direbbe qualcuno.
E’ estremamente più semplice accusare l’altro di esssere diverso perché “islamico”, perché “nero”, perché “extracomunitario”. Viviamo di categorie che isolano sempre più l’essere umano e lo incitano alla ricerca del nemico. I fomentatori di odio, che si sono già lanciati, senza ritegno e senza pudore, verso la caccia all’immigrato e all’islamico, vivono e si nutrono dell’ignoranza delle persone, del loro ignorare cosa si nasconde dietro i grandi discorsi sulle minacce globali, quali siano davvero le storie nascoste dietro belle espressioni come ”esportazione di democrazia” e “abbattere le dittature”.
I fomentatori di odio e di razzismo, che quotidianamente popolano tv, giornali e social network, sono una minaccia più grande di quanto possiamo immaginare. Combattere l’odio, la violenza, si può solo con la cultura e con l’informazione, svelando le menzogne di cui si nutrono questi parassiti. Siamo di fronte ad un momento storico che carica chiunque ne abbia la percezione di responsabilità enormi. Alla luce di quello che accade del mondo, alla luce del modo in cui reagiscono le persone nel nostro Paese e nel resto d’Europa, il compito enorme è fermare l’avanzata delle destre xenofobe e razziste, che non fanno altro che sostenere e nutrire le menzogne raccontate dagli imperialisti in espansione.
Maria Monticelli – FGCI Napoli