Sabato 28 Gennaio 2017 è tornata a Bologna, puntuale e tanto attesa, l’Art City White Night.
L’evento si incanala nell’organizzazione di Arte Fiera, al suo 41esimo anniversario: l’edizione 2017, affidata a Angela Vattese, si è svolta dal 27 al 30 gennaio, facendo dell’arte moderna e contemporanea l’ unica vera protagonista. BolognaFiere è stata lieta di tornare ad ospitare nei propri padiglioni il complessivo di 153 gallerie espositrici.
La White Night, d’altra parte, tocca il cuore della città: è il quadrilatero bolognese a pullulare di eventi e amanti dell’arte che, nel corso di sabato sera, hanno tempestato strade, negozi e locali.
Alcune, tra le numerose scelte, a cominciare dal cuore bolognese.
SalaBorsa ha promosso un breve iter sulla Yes Yes Yes Press. La piazza coperta ha ospitato fino al 4 febbraio la mostra appartenente al corpo della Fruit Exhibition, per uno sguardo d’insieme sulla stampa underground europea e americana dal 1966 al 1977. YYY riunisce lo slancio ribelle di una grafica aggiornata e ormai libera da limiti e censure ma che, allo stesso tempo, abbraccia l’attivismo politico e la propaganda di tematiche nuove e scandalose.
Pochi passi più avanti, nella Sala d’Ercole di palazzo d’Accursio, l’esposizione “Carlo Corsi. Luce e colore 1879-1966”, proposta dall’Associazione Bologna per le Arti impegnata da sempre nella divulgazione di opere appartenenti ad artisti vissuti tra ‘800 e ‘900.
Carlo Corsi, adottato dalla città di Bologna a soli due anni, dedicò la sua vita all’arte. Sperimentatore , sempre alla ricerca di nuove tecniche e soluzioni formali, rimase però uno dei più grandi ammiratori del reale e della vita. Dalle pennellate corpose ed intrise di colore, dal tocco leggero ma deciso, Corsi rese le sue figure delle cromie viventi, riecheggiando allo stile nabis post-impressionista. Concentrandosi su azioni del tutto quotidiane, scelse come prediletta la figura femminile in ogni sua sfumatura.
Rimanendo nei pressi di Piazza Maggiore, per l’Art City White Night è stato proposto l’OPEN DAY DEL NETTUNO, con i cantieri del restauro accessibili a tutti dalle 20 alle 24. Aperta al turismo persino la Basilica di San Petronio. Sempre grazie all’organizzazione dell’Associazione no profit Succede solo a Bologna, è stato possibile partecipare ad eventi d’eccezione come la visita alla mostra fotografica “Capitale umano” allestita all’interno del Campanile di San Petronio, con il permesso di arrivare fino alla Sede dei Campanari: Bologna dall’alto come non l’avete mai vista e sentita.
Spostandosi da Piazza Grande, eventi a perdita d’occhio e diramati in ogni direzione.
L’Alliance Française di Bologna, in Via De’ Marchi 4, ha tenuto alta l’attenzione sull’opera di Nicolò Quirico, in esposizione anche ad Arte Fiera nella Galleria XXS di Palermo, Padiglione 26. Nel mentre che un’amabile pianista dilettava il pubblico con musiche d’accompagnamento per un cantante francofono, è stato possibile ammirare da vicino i quadri d’artista. Photoparis raccoglie la costante tensione di Quirico tra presente e passato, tra antico e moderno. Nel segno della fotografia plastica, tessendo insieme architettura e bibliofilia, l’autore ha dato vita a collages rappresentanti la sognante città dell’amore. Parigi ridimensionata in spazi matematicamente calcolati ma pur sempre creati attraverso l’intreccio e la sovrapposizione di vecchie pagine di libri e immagini di storiche architetture.
Unico nel suo genere Closer- Dentro il reportage: l’appuntamento allo spazio espositivo del QR Photogallery all’interno dell’ex-Ospedale Psichiatrico F. Roncati, possibile grazie alla collaborazione di Witness Journal e Terzo Tropico. Il programma prevedeva tre giorni di incontri, workshop e letture portfolio e una mostra fotografica collettiva che avrebbe messo in luce il lavoro di cinque fotografi selezionati da una open call internazionale e un lavoro d’autore tra quelli pubblicati nel 2016 dalla Witness Journal. L’obiettivo principe dell’evento è stato aiutare e valorizzare i nuovi talenti emergenti nell’ambito della fotografia documentaria e del fotogiornalismo.
I vincitori hanno presentato ognuno una tematica diversa ma che fungesse da collante per i propri scatti: Gaetano Fisicaro con Sangue Nero- Terra dei veleni rende protagonista la Calabria con i suoi tragici eventi, non a caso detta Terra dei Fuochi; Massimo Cristaldi con Touch Ground presenta una raccolta di fotografie che cerca di catturare spiagge, porti e scogliere a cui innumerevoli migranti nordafricani hanno tentato di attraccare; Camillo Pasquarelli con The endless winter of Kashmir, riporta il lungo inverno dei giovani ribelli cresciuti con la sola violenza; Alessandra Cecchetto con il suo Circus Festival, è stata scelta come reportage estrapolato dalla rivista WJ, sulla vita e i sogni dei circensi; subito dopo Ghana di Gabriele Cecconi e, infine, In Between di Marco Panzetti che ha voluto dare un volto ad alcuni dei migranti libici durante i numerosi tentativi di toccare di nuovo terra.
Queste sono state solo alcune delle varie tentazioni a cui si poteva cedere; l’affluenza è stata notevole e i pronostici non sono stati delusi. Il centro di Bologna si è acceso di bellezza e cultura nella notte in cui l’unico svago è stato perdersi e ritrovarsi, a scegliere, a meravigliarsi, ad “artificarsi”.
La prossima volta lascia che Art City affascini anche te.
Pamela Valerio