Argomento ghiotto, per la polemica politica, lo svolgimento della Conferenza di Servizi di ieri su Bagnoli (clicca per il resoconto). 

Tra i primi a commentare, il Presidente del Consiglio Renzi, che ha ormai accettato il guanto di sfida lanciatogli da De Magistris sulla questione della cabina di regia e del progetto per Bagnoli: il capo del governo ha affidato le sue dichiarazioni ad un post su Facebook, in cui esclama <<adesso avanti tutta (…) Bagnoli sarà un altro simbolo dell’Italia che si sblocca>>. Renzi non ha perso occasione per fare presente che, nonostante il Governo fosse stato accolto a Napoli da <<urla, sassi e proteste e che il Comune di Napoli parlò di esproprio del Governo che voleva mettere le mani sulla città>>, la stessa Amministrazione ha firmato il consenso al piano presentato in Conferenza dall’esecutivo, insieme a tutti gli altri componenti: la condivisione, conclude Renzi, è stata dunque unanime.

In effetti, ha sorpreso la presenza di due tecnici del Comune alla Conferenza, senza però la partecipazione né del sindaco De Magistris né dell’assessore Piscopo. L’apparente dietrofront di Palazzo San Giacomo ha colpito soprattutto considerata l’ostilità sempre dimostrata nei confronti della cabina di regia: era la road map del commissario Nastasi, in fondo, ad essere sottoposta al giudizio (alla fine positivo anche da parte del Comune, si è visto) della Conferenza. De Magistris ha preferito commentare la giornata di ieri mantenendo però i toni alti: presentarsi in Conferenza, ha spiegato, era un <<atto dovuto>>, che il Comune ha inteso adottare perché <<sta chiedendo da anni al Governo di procedere alle bonifiche ed è solo l’inizio delle operazioni di bonifica per arrivare a una diagnostica>>. Tuttavia, il sindaco ha ribadito che <<non andremo mai alla cabina di regia, non la riconosciamo>>, rivendicando che lo sblocco di Bagnoli è merito piuttosto del Comune, grazie ad iniziative come l’ordinanza “chi inquina paga“. Accusa ancora il PD e le sue <<nefandezze>>, pretendendo da Renzi e De Luca le scuse per quello che <<esponenti del loro partito hanno commesso nel passato su Bagnoli>>. Insiste infine sull’opposizione decisa nei confronti delle <<deportazioni di cittadini>> e delle altre misure <<che tendono a mettere le mani sulla città>>. In sostanza, la linea dura resta, ma di incontro tra gli interessati nelle sedi istituzionali legittimamente previste dalla normativa ancora non se ne parla.

Resta però la sensazione che questa scelta politica di muro contro muro sia preda facile della dialettica degli avversari del sindaco: e non solo, se è lo stesso Presidente del Consiglio Comunale Pasquino, pur molto vicino a De Magistris e intenzionato ad appoggiarlo alle amministrative, ad affermare che <<Comune e Governo devono tornare a parlarsi>>. Il Presidente della Regione De Luca, pesantemente citato dal sindaco, avverte che <<è irresponsabile parlare di deportazione dei cittadini di Bagnoli (…). Ho tranquillizzato i residenti sul fatto che i commissari alla bonifica si sono mossi nel’ambito della legge>>; inoltre, sul tema dei meriti del Comune sul decisivo impulso alle bonifiche, chiarisce che in realtà <<senza i soldi dello Stato e della Regione non si muove un foglia>>.  Infine, anche Maria Elena Boschi, in una lunga intervista rilasciata al Mattino, ha affrontato da trionfatrice la svolta in Conferenza di Servizi: ribadendo l’appoggio a Valeria Valente, il Ministro per le Riforme ha dichiarato che, essendo il compito della candidata PD <<voltare pagina dopo anni di immobilismo>>, i primi segnali di cambiamento si vedono già <<in Conferenza di Servizi su Bagnoli, che si è conclusa con decisioni prese rapidamente e all’unanimità>>. Quindi, l’affondo diretto all’indirizzo del sindaco: parlando del ventennale immobilismo politico e amministrativo napoletano, che ha coinvolto anche e forse soprattutto gli amministratori PD della città, <<non mi sembra – ha sostenuto – che negli ultimi cinque anni, quelli dell’amministrazione De Magistris, sia cambiato nulla: il sindaco non è riuscito a presentare un progetto credibile (…) il Governo si è fatto carico di questo problema>>.

Ludovico Maremonti

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