Il 7 aprile 2015, il rapper italiano Fedez ha lanciato il video del suo ultimo singolo “L’Amore Eternit”, cantato in duetto con Noemi.
Il video ha suscitato sin dal lancio l’entusiasmo dell’artista che lo ha definito, nella sua pagina Facebook, un vero e proprio film, da come si può vedere in questa immagine:
L’Amore Eternit infatti si presenta d’impatto con un incipit sul parallelismo tra l’Amore e l’Eternit, in quanto elemento tossico che ha provocato molti morti in Italia, paragonando lo Stato all’Amore poiché:
“prima ti fotte e poi ti abbandona”
facendo riferimento all’assoluzione dei colpevoli dell’inquinamento ambientale prodotto dall’eternit.
Le immagini, forti dai contenuti splatter, intervallati dalla visione di Noemi chiusa in un auto con zombie che la perseguitano, fanno da sfondo al tentativo del cantante di sfuggire insieme ad una ragazza, interpretata dalla sua fidanzata, Giulia Valentina, da una società spaventosa ed apocalittica. Alla fine del videoclip, Fedez crede di essere vittima di un brutto sogno, ma purtroppo si sbaglia: è realtà! .
Il video è stato girato lo scorso marzo in gran parte a San Pietro Vernotico, splendido centro del Salento situato in provincia di Brindisi. Le riprese della clip hanno guadagnate anche le pagine di cronaca per un incidente, fortunatamente senza conseguenze, dovute ad un esplosione di una macchina del fumo vicino ad una giovane comparsa.
L’Amore Eternit, diretto da Mauro Russo e prodotto da Oblivion Production e Calibro9, ha raggiunto una visualizzazione di quattro milioni di click su You Tube ed un ottimo consenso del pubblico, non solo grazie all’impatto dei contenuti ma anche per le critiche che Fedez muove verso lo Stato.
Il suo #Pop-Hoolista Tour si presenta come una critica appassionante e forte, non del tutto nuova, nei confronti delle tante istituzioni presenti nel nostro Paese. A partire dalla classe politica fino ad arrivare a quella della Chiesa Cattolica (“Cardinal Chic“ è uno degli esempi più potenti).
Fedez, con il suo Amore Eternit, cerca di smuovere le coscienze dei suoi interlocutori e di aprire forti discussioni. Che dite, c’è riuscito?
Annapaola Mascia