Dopo un periodo di interrogativi il presidente della Regione Campania ha finalmente fatto chiarezza riguardo il destino dei rifiuti campani stabilendo un nuovo piano per lo smaltimento.

Per risolvere il problema, a detta del governatore campano, c’è la necessità di aprire una discarica tra Chiaiano, Marano, Giugliano e Quarto entro il 2019 in grado di ospitare 1milione e 600mila tonnellate di rifiuti e di smaltire i residui della lavorazione delle ecoballe. I rifiuti saranno stanziati nei cementifici e non verranno installati nuovi inceneritori come previsto dal decreto “Sblocca Italia”.

De Luca, ancora una volta, non sta tenendo conto della salute dei suoi cittadini. Le bonifiche continuano ad essere un obiettivo lontano. I dati pubblicati di recente da Legambiente sono allarmanti: su oltre 2000 siti contaminati solo nello 0,2% sono stati sono in corso risanamento.

Da quando il presidente della Campania ne ha dato notizia le tensioni tra i cittadini sono aumentate e le reazioni non sono tardate ad arrivare. Nel corso delle ultime ore a Chiaiano si è tenuto un corteo anti discariche al quale ha preso parte anche il sindaco De Magistris.

Luigi Felaco, consigliere della lista Dema ha informato i cittadini che domani alle ore 17.30 ci sarà un presidio in piazza a Chiaiano per protestare contro una possibile discarica e per rivendicare i propri diritti di ottenere le bonifiche.

Per il Governo è arrivato il momento di guardare avanti e di avere un attimo di buon senso. La Campania, nel corso degli anni, è riuscita a riscattarsi, ma sono ancora molte le persone che muoiono di tumore. Aprire nuovamente una discarica è come firmare una condanna a morte per i cittadini campani. Bisogna mobilitarsi per evitare il peggio.

Maria Baldares 

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