Anche la Honda potrà modificare il suo motore durante la prossima stagione di F1. A dirlo e confermarlo è la stessa FIA che, poco tempo fa, come avevamo preannunciato in questo articolo, aveva imposto ai nipponici la data del 28 febbraio come tempo limite per ‘congelare’ la loro power unit. Dal canto loro, invece, gli altri tre motoristi (Ferrari, Mercedes e Renault) potranno tranquillamente prolungare lo sviluppo delle componenti dell’ibrido oltre quella data, tra un gran premio e l’altro, rispettando però un limite di 32 gettoni: il motore verrà, cioè, suddiviso in 66 parti e, per modificarne una o più, il team sarà costretto a spendere un certo numero di tokens in relazione all’importanza della parte su cui si è intervenuti.
Dopo una lunga serie di incontri con la FIA, però, sembra che anche la Honda sia riuscita ad ottenere una concessione dalla Federazione. Infatti, anche il costruttore giapponese potrà modificare le componenti del suo motore, purché non utilizzi un numero di gettoni maggiore alla media calcolata tra quelli che rimarranno agli altri motoristi prima dell’inizio del Gran Premio di Melbourne, in Australia.
Ad esempio, secondo quanto detto alla BBC da Charlie Whiting: “Se i tre costruttori 2014 hanno otto, sette o cinque token non utilizzati rispettivamente all’inizio della stagione, allora al nuovo motorista sarà concesso di usarne sei durante la stagione”.
Il compromesso raggiunto tra la Federazione e la Honda dovrebbe mettere in serenità, si spera, la parte dei tifosi McLaren che, durante il mese scorso, condannavano apertamente la FIA per non aver permesso di iniziare un mondiale all’insegna dell’equità. A quanto pare, ora potranno dormire sonni tranquilli. O non ancora?
Perché nel frattempo la McLaren, dopo l’arrivo di Fernando Alonso e la riconferma al volante di Jenson Button, non ha ancora trovato un main sponsor. L’ultimo brand comparso sulle vetture del team di Woking risale a prima del 2014, tempi in cui veniva sponsorizzata da Vodafone. Al momento, invece, Telefonica e Movistar sembrano soddisfatte del loro attuale giro di sponsorizzazioni e non interessate ad entrare in F1. Nel primo caso, anzi, si tratterebbe di un ritorno, perché Telefonica comparse già sulla Renault 2006 guidata proprio da Fernando Alonso.
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Nicola Puca