Il liceo classico non piace più. I primi dati che giungono circa la scelta di famiglie e studenti alle prese con le iscrizioni alle scuole superiori per il prossimo anno scolastico (chiuse, online, il 15 febbraio) confermano, appunto, il calo delle preferenze per il liceo Classico (sceso al 5,5%, contro il 6,1% del 2014 e il 10% di 8 anni fa), sul podio gli istituti Tecnici (oltre il 30%, con maggior gradimento per il settore Tecnologico che per quello Economico), promuovono liceo Scientifico (che supera il 24,5%, in crescita negli ultimi tre anni) e Linguistico (che doppia il Classico).
Dimezzate, rispetto a dieci anni fa, le richieste per i Professionali, settore in cui gli aspiranti cuochi si aggiudicano il 17% della torta.
A preferire il liceo classico sono soprattutto gli studenti del centro sud. In Basilicata, Calabria e Lazio uno studente su dieci sceglie ancora di cimentarsi con le lingue di Omero e Cicerone. Al nord il primato delle iscrizioni online, più dell’80% dei genitori per l’iscrizione a scuola ha utilizzato un pc o un tablet.
Altro fenomeno immutato, la «femminilizzazione» degli studi classici (un tempo scuola della classe dirigente), dove le ragazze battono i maschi 70 (per cento) a 30. «Un ottimo corso di studi, che però dovrebbe adottare più buon senso ed equilibrio, soprattutto nelle valutazioni», sostiene un esperto di giovani e di orientamento come Francesco Dell’Oro.
Nel dettaglio ecco la classifica degli indirizzi di studio più gettonati:
1 – Gli Istituti Tecnici, con il 30,5% delle richieste
2 – Il Liceo scientifico, con il 24,t% delle domande d’iscrizione
3 – L’indirizzo Professionale raccoglie il 17% delle preferenze degli studenti
4 – Il Liceo Linguistico raccoglie il 10% delle preferenze
5 – Il Liceo di Scienze umane ha raccolto l’8,5% delle richieste
6 – Il Liceo Classico, richiesto soprattutto dal parterre femminile, ha raccolto il 5,5% delle domande
7 – Il Liceo Artistico, infine, raggiunge il 4% delle domande
Pasquale De Laurentis