«Un appello per chiedermi di rientrare, sottoscritto da oltre 300 persone, tra sindaci, amministratori, deputati, assessori e consiglieri regionali, eurodeputati, dirigenti territoriali e nazionali del Pd da tutto il Mezzogiorno, e poi da una marea di iscritti, amici e compagni, a cui si sono aggiunte nel corso della giornata autorevoli dichiarazioni pubbliche a sostegno, alcune anche da importanti esponenti della società civile» ha detto Massimo Paolucci, ex deputato ed ex assessore comunale alla Mobilità ai tempi delle amministrazioni di Antonio Bassolino, attualmente europarlamentare.

Massimo Paolucci rientra nel Pd che aveva lasciato alla fine del febbraio scorso, liquidandosi bruscamente e dichiarando di non sentirsi più in riga con le direttive dem. All’epoca dei fatti aveva dimostrato di distanziare con amarezza dalle decisioni prese dalla maggioranza regionale del suo partito, scelte che si riferivano soprattutto alle primarie. «Continuerò – aveva detto – con serietà il mio lavoro di parlamentare europeo nel gruppo dell’alleanza progressista di socialisti e democratici al Parlamento europeo, se accetteranno la mia richiesta di adesione… Tanti sanno che le nostre prossime primarie saranno un replay peggiore di quelle svolte nel 2011. Tanti sanno che si va incontro a un disastro annunciato. Io non posso e non voglio tacere».

Che cosa sia accaduto e cosa l’abbia fatto ritornare sui suoi passi nessuno lo sa. Fatto sta che dall’assoluta insostenibilità delle trascorse primarie in Campania, l’eurodeputato sembra mostrarsi adesso compiaciuto per il risultato ottenuto e soddisfatto per il candidato De Luca. Stamattina, infatti, ha dichiarato: « Ho l’obbligo di non essere ambiguo o equivoco. Ritornare sulla mia decisione non cancellerà di certo i motivi che mi hanno spinto ad assumerla. Non si possono cancellare le amarezze e il modo incomprensibile con cui il dirigente nazionale PD ha gestito le primarie in Campania. Sono contro le primarie senza regole, ma devo ammettere che c’è stata un’ottima partecipazione e un risultato chiaro. La vittoria di Vincenzo De Luca è stata netta e senza ombre: egli è il mio e il nostro candidato. E, in Campania c’è bisogno di un uomo come lui e di partito unito e forte, in grado di sostenere il candidato e portarlo alla vittoria».

Incongruenza o agire per il bene dell’elettorato? Nel frattempo, i cittadini intanto si chiedono chi sia veramente quest’uomo e cosa abbia in mente. Cosa l’abbia spinto a ritrattare e soprattutto, se in caso di vittoria, con il PD la regione sia davvero in buone mani.

Annalisa LoSapio

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