Intervista alla candidata al Consiglio Comunale Alessandra Clemente, capolista demA.
Le elezioni amministrative del prossimo 5 giugno si avvicinano ed i primi sondaggi dell’Ipr Marketing vedono il sindaco uscente, Luigi de Magistris, in testa con il 32% dei consensi. A tal proposito, abbiamo deciso di intervistare Alessandra Clemente, candidata al Consiglio Comunale come capolista demA (Democrazia e Autonomia) ed ex Assessore alle Politiche Giovanili.
Alessandra, partiamo dalla tua esperienza da Assessore alle politiche Giovanili, Creatività e Innovazione. Com’è andata?
“Meglio di quanto sperassi e molto meglio di quanto pensavano gli altri. Il Sindaco con me ha avuto il coraggio di fare una scommessa mai tentata da altri Sindaci delle grandi Città italiane. Trasformare il protagonismo dei giovani da concetto astratto per la campagna elettorale a concreto esperimento di Governo: il 29 Gennaio 2013 ha affidato ad Alessandra Clemente giovane donna di 26 anni il timone di un Assessorato della terza Città d’Italia, con il più bel conflitto di interessi che potessi mai vivere: le deleghe ai Giovani e Politiche Giovanili, Creatività e Innovazione.
Il resto sono i numeri dei miei 1192 giorni da Assessore: 1.637.987,88 € fra fondi regionali, nazionali ed europei e 698.296,76 € di fondi comunali recuperati e investiti per le politiche giovanili; 416.000 € di risorse ottenute da enti terzi per la programmazione del prossimo anno; 24.000 followers sui canali Social dell’Assessorato attraverso cui sono state rese fruibili a tutti notizie prima poco fruibili; 5000 mq restituiti alla città con 2 nuovi centri giovanili aperti entrambi in periferia: a Soccavo ‘Na.Gio.Ja’ e a Pianura ‘La Casa della Cultura e dei Giovani’ struttura aperta 24 ore su 24 anche come sala studio e che ospita la prima sala di registrazione gratuita della città;
16 le postazioni messe a bando per la prima sperimentazione di coworking pubblico in città; 3 nuove rassegne di eventi culturali fatti dai giovani e per i giovani:
Zeromimose, Giugno Giovani, Napoli Città Creativa; 550 giovani tirocinanti accolti; 4 opere di street art realizzate come rigenerazione urbana; 140 nuove associazioni iscritte al registro comunale delle associazioni giovanili”.
Perché la decisione di presentare le dimissioni da Assessore e candidarti al Consiglio Comunale?
“Per 1192 giorni mi sono svegliata con la consapevolezza di poter dedicare l’intera giornata all’interesse collettivo. Ho portato a termine i miei obiettivi e messo in cantiere attività che potrà seguire chiunque erediterà le mie deleghe. Ora sento, però, l’esigenza di sottopormi al giudizio dei miei concittadini per valutare la qualità del mio operato. Il voto è un momento fondamentale della democrazia, altri sono il continuo stimolo della cittadinanza alla partecipazione e il rispetto delle proprie parole. La politica per trovare di nuovo credibilità deve annullare la distanza, oggi ancora abissale, fra ciò che si dice e ciò che si fa. Dimettermi non era un atto dovuto ma un segnale che va nella direzione di quanto ho detto”.
In un post sulla tua pagina Facebook hai scritto: ‘La mia carriera politica è nata dalla voglia di risanare la profonda ferita che mi porto dentro. La camorra ha portato via mia madre troppo presto. Tuttavia è proprio questo DESIDERIO DI RISCATTO che mi infonde la forza per combattere ogni giorno la cultura criminale che opprime la nostra città’. Il pensiero di tua madre, suppongo, sia costante, ma quanto influisce sulle tue decisioni politiche?
“Se sono rimasta a Napoli è per la capacità, maturata durante la mia crescita, di trasformare la rabbia in forza rigeneratrice anche grazie agli insegnamenti di Don Luigi Ciotti, di Don Tonino Palmese e del Coordinamento dei Familiari delle Vittime Innocenti. Trasformare la rabbia, in una città come Napoli, significa costante ricerca della costruzione di opportunità. Per i ragazzi provenienti dai settori sociali più disagiati ma anche per i tanti giovani che pretendono una città capace di dare corpo alle proprie ambizioni”.
In caso di vittoria, cosa prevede il tuo programma politico?
“Il continuo confronto con la città sulle principali scelte politiche attraverso il sistema delle consulte popolari e attraverso l’organizzazione di momenti pubblici aperti alla cittadinanza. Un impegno comune per rendere sempre di più l’Amministrazione una casa di cristallo. Snellire la burocrazia e rendere tutte le procedure quanto più chiare e snelle per l’utenza. Seminare spazi di aggregazione ed opportunità affinché i bambini di oggi abbiano alternative alla strada e non siano i prossimi morti che dovremmo piangere. Migliorare la vivibilità dei nostri quartieri e sfruttare a pieno il patrimonio pubblico dismesso”.