L’11 Maggio scorso, Walter Schiavella, al termine della due giorni di Congresso Straordinario della Camera del lavoro metropolitana di Napoli è stato eletto con l’ 86,4% Segretario Generale Cgil Napoli.
La nostra redazione, durante i lavori del Congresso Straordinario della Cgil Campania del 17 e 18 Maggio all’Hotel Poseidon di Torre del Greco ha intervistato il neo Segretario Schiavella.
Durante il Congresso Straordinario della Cgil Napoli, lei parlava del ripristino della normalità. Quali sono le priorità della Camera del lavoro?
Innanzitutto provare a concorrere a definire un progetto di crescita della città, rispetto al quale sono evidenti sia le opportunità e i rischi. Occorre una diversa collaborazione istituzionale e definire strumenti più ampi attraverso i quali tutti i soggetti della rappresentanza sociale possano concorrere con le loro proposte e idee. Noi abbiamo provato a mettere in campo il nostro progetto, ma non pensiamo di essere autosufficienti, poichè pensiamo di doverci misurare con le idee degli altri, ma in in quadro nel quale si coopera nella consapevolezza che lo sviluppo senza le città non decolla. Napoli, per questo deve essere al centro non per un’idea egemonica, bensì per un’oggettività del peso che ha nelle dinamiche economiche e sociali negli interventi che devono essere coordinati con Governo, Regione, area metropolitana e comune.
Durante il congresso alcuni interventi hanno sottolineato il ruolo della Cgil che, spesso negli ultimi anni è sembrata un po’ troppo schiacciata dalla politica ..
E’ necessario che ognuno abbia le proprie idee e che quindi le stesse siano sostanziali all’interno di un progetto per la riaffermazione di un’autonomia senza la quale il sindacato perde la sua efficacia. Atonomia e progetto sono le parole con le quali noi intendiamo misurarci con le idee degli altri, ma sempre in ragione di questa autonomia. E’ esattamete una declinazione su scala locale di quello che su scala nazionale rappresenta una diversa stagione dei diritti del lavoro che con la Carta dei Diritti e col piano del lavoro pone al centro il tema del lavoro stesso, figlio di una diversa politica di sviluppo e considerazione della coesione sociale e dei diritti.
Il vostro rapporto con il Comune?
Come gia dicevo in precedenza abbiamo il nostro progetto con il quale ci stiamo misurando con l’amministrazione comunale, con la quale oggettivamente condividiamo obbiettivi di fondo, vedi la difesa dei beni comuni, la difesa e il ruolo e la funzione della gestione dei servizi, la difesa dell’occupazione e di un’idea di partecipazione che sia inclusiva. E’ chiaro che nella difesa di questi principi e nell’attuazione concreta, il comune deve fare i conti con le finanze, le leggi e l’incertezza amministrativa che speso provoca effetti contraddittori con gli stessiobiettivi. Noi condiviamo alcune scelte, come la Napoli Servizi e la Napoli Sociale conclusa positivamente, mentre la Cgil non ha sottoscritto il piano di risanamento di Anm, poichè non lo condividevamo.
Basteranno le 11 sedi della Cgil a Napoli per risollevare il sindacato?
E’ solo l’inizio. Abbiamo riorganizzato il nostro decentramento territoriale, ma siamo ancora abbastanza lontani dalla realizzazione di un progetto ottimale di reinsediamento sociale e decentramento organizzativo. Riteniamo quello che abbiamo fatto una buona base di partenza e i prossimi mesi saranno decisivi per realizzarlo e per fa sì che sul piano delle tutele individuali le nostre strutture siano in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini e sul piano della rappresentanza e del reinsediamento socile la nostra presenza nelle sedi e sul territorio e nell’area metropolitana si traduca in una nuova capacità di rappresentare istanze in termine contrattuali per affrontarle con le istituzioni di competenza.
Pasquale De Laurentis
@pasqdelaurentis