L’Italia esce vittoriosa dallo Stadium Municipal di Tolosa, battendo la Svezia per 1-0 grazie ad un gol di Eder all’88° e qualificandosi così agli ottavi di finale. Rispetto al match d’esordio col Belgio c’è stato un evidente passo indietro, con gli uomini di Conte che non sono riusciti a ripetere l’ottima prestazione offerta qualche giorno fa. Ecco le pagelle degli Azzurri:
BUFFON 6 – Come contro il Belgio, partita di pura amministrazione. La Svezia ha tirato solo quattro volte, non riuscendo mai a centrare lo specchio.
BARZAGLI 6 – Altra buona prestazione del veterano azzurro, che non va mai in difficoltà contro l’attacco svedese.
BONUCCI 6.5 – In fase d’impostazione si rivela meno preciso rispetto a quanto ci aveva fatto vedere contro il Belgio, ma il suo contributo difensivo è sempre altissimo e svolge un lavoro impeccabile.
CHIELLINI 6.5 – Dei tre è quello che si occupa maggiormente di Ibrahimovic, col risultato che il Re di Svezia non calcia mai in porta. Degno di nota l’anticipo di testa nei primi minuti di gioco, con Ibra che commette fallo alzando il gomito.
CANDREVA 5.5 – Nel primo tempo gioca praticamente da difensore aggiunto, non rendendosi mai pericoloso in fase offensiva. Nella ripresa inizia a spingere con più coraggio, crossa tanto, ma con imprecisione.
PAROLO 6.5 – Si sacrifica tantissimo, come al solito. I suoi inserimenti senza palla sono perfetti, peccato che spesso i compagni l’abbiano ignorato. L’unica volta in cui forse viene servito, colpisce la traversa di testa.
DE ROSSI 5,5 – La sua poca dinamicità non ha aiutato di certo la manovra offensiva. Era già apparso stanco all’esordio, oggi lo era ancora di più. (dal 74° MOTTA 6 – L’uomo giusto al momento giusto, esegue gli ordini di Conte in cabina di regia. Nei minuti finali può fare la differenza)
GIACCHERINI 6.5 – Essere alto 1.67m e giocare contro la squadra con altezza media più alta del torneo (1.85m) non è incoraggiante. Ma il Giak non demorde ed in zona d’attacco è il più eccentrico tra i suoi compagni di reparto.
FLORENZI 5.5 – Partita sottotono. Prova invano a rendersi pericoloso, ma corre comunque tanto e il suo sacrificio va apprezzato. (dall’85° STURARO s.v.)
EDER 7 – Conscio della fiducia incondizionata che Conte ripone in lui, risponde ancora una volta con una prestazione di grande volontà, anche se non aiutato dal suo compagno di reparto Pellè. Con un gran gol regala la qualificazione all’Italia e spazza via alcune critiche totalmente infondate. Man of the Match.
PELLÈ 5 – Va in enorme difficoltà contro la retroguardia svedese, è impacciato, sbaglia persino le cose più banali. Giornata no, insomma. Dopo averlo richiamato per buona parte del primo tempo, Conte lo sostituisce dopo un’ora di gioco con ZAZA 6.5 – Il suo ingresso in campo è determinante. Si impegna tantissimo e, a differenza di Pellè, trova l’intesa con Eder, che infatti riceve l’assist per il gol proprio dallo juventino).
All. CONTE 5.5 – Ripropone la stessa formazione del match contro il Belgio, eccezion fatta per la posizione di esterno sinistro (Florenzi in, Darmian out). Purtroppo la manovra è apparsa troppo prevedibile, con la Svezia che ci annullato sugli esterni, da dove nasce principalmente il nostro gioco offensivo. Un cambio di modulo, magari schierando un tridente offensivo in grado di mettere in difficoltà la poco dinamica difesa svedese, forse sarebbe stato d’aiuto. Tutto è bene quel che finisce bene, e con la qualificazione in tasca, contro l’Irlanda Conte avrà la chance di sperimentare.
Marco Puca