Per il terzo anno consecutivo, a Domodossola il sindaco Lucio Pizzi darà inizio al festival di Domosofia, volto a promuovere la sapienza attraverso conferenze tenute da psicologi, storici, scrittori e personaggi televisivi. Il tema di questa edizione è la passione.
Domosofia: La Storia
Chi dice che i giovani d’oggi mancano di cultura si sbaglia di grosso. E allo stesso modo ci si sbaglia a pensare che le città italiane non siano capaci di promuovere iniziative per i giovani adulti e gli adolescenti. Ne è testimone Domosofia, il festival delle idee e dei saperi, che da tre anni a questa parte propone un ciclo di conferenze e incontri a cui sono invitati personaggi illustri appartenenti a ogni ambito culturale.
Gli incontri si svolgono nelle piazze e nei luoghi più belli e rappresentativi di Domodossola, in particolare al teatro Galletti, nella Cappella Mellerio, in piazza Rovereto e infine nel luogo simbolo di Domodossola: l’ottagonale piazza Mercato, che da secoli ospita bancarelle capaci di attirare per il loro fascino storico e i profumi di frutta e verdura anche i vicini Svizzeri.
In questi anni tali locations hanno avuto l’onere e l’onore di ospitare persone dal grande calibro come Maurizio Molinari, direttore del giornale La Stampa, a cui si deve la nascita di tale evento con la collaborazione del Sindaco di Domodossola Lucio Pizzi e del Vicesindaco Angelo Tandurella o l’editorialista della Gazzetta dello Sport Alberto Cerruti. Insieme a loro, nella bella e storica Cappella Mellerio la scrittrice affetta da SLA Fiamma Satta ha raccontato sé stessa e la sua malattia, ormai compagna di vita con la quale talvolta dialoga, talvolta litiga e con cui sta imparando a convivere.
La serietà degli incontri dedicati a Leopardi, alla situazione politica europea e agli studi neuropsichiatrici, è stata allentata inoltre dagli incontri dedicati ai più giovani e alla loro passione (o, per meglio dire, “ossessione”) per Internet. Mentre nella prima edizione di Domosofia è stata invitata la giovanissima web talent Elisa Maino, l’anno scorso Piazza Rovereto si è riempita di ragazzi curiosi davanti al tanto amato Gordon. Dulcis in fundo, non sarebbe giusto non nominare l’ultimo ospite della passata edizione del festival, ossia il paroliere, produttore discografico e scrittore italiano Giulio Rapetti, da tutti conosciuto come Mogol.
Cosa si prospetta per il 2019?
La struttura di Domosofia 2019, che si terrà dal 18 al 23 settembre 2019, sarà la stessa di quelle degli anni scorsi. Quattro giorni di incontri e conferenze, 40 ospiti intervistati da giornalisti della zona e al termine del festival sarà possibile cenare insieme al Sacro Monte Calvario, patrimonio UNESCO. La Domosofia di quest’anno sarà raccontata dall’ormai onnipresente Maurizio Molinari, dall’amministratore delegato MAINA Marco Brandani, e ancora dal grecista Giulio Guidorizzi. Altri ospiti saranno il regista Pupi Avati, gli psicanalisti Luigi Ballerini e Luigi Zoja e ancora il comico, conduttore televisivo, attore e regista italiano Piero Chiambretti a cui sarà dato l’onore di concludere Domosofia 2019.
Ad inaugurare il festival ci sarà la sapienza e la competitività dei ragazzi del Liceo Spezia di Domodossola che si sfideranno nell’ormai tradizionale quiz di filosofia. Sempre a loro sono dedicati altri incontri circa due temi molto importanti: la nostra Madre Terra che ci dona vita alla quale però non stiamo dedicando la giusta attenzione e il passaggio dalla scuola al lavoro, momento sempre difficile per i ragazzi di oggi.
Ecco infine le parole del giornalista della Stampa Ivan Fossati, che ben definiscono questo originale e straordinario festival:
“Un festival che nasce è piacere di crescere, di capire, di diffondere conoscenze e sapienze. E’ passione. Un festival che nasce è umiltà: ci sono tante rassegne valide, non si farà concorrenza a nessuno e neanche a gara per chi ha un ospite in più. E’ il piacere di stare insieme ad ascoltare chi ha qualcosa da dire e a riflettere in gruppo. E’ imparare a insegnare“.
Per leggere il programma di Domosofia 2019, clicca qui.
Cristina Barbero