“Il centro sociale polifunzionale nel quartiere Arenella si farà”. Così inizia la nota Facebook del consigliere comunale Luigi Felaco in cui annuncia la ripartenza del progetto per la trasformazione dell’ex sottostazione elettrica ATAN di via Menzinger, in un vero e proprio luogo al servizio della comunità.

Abbiamo intervistato il consigliere, che ci ha parlato dettagliatamente di questo progetto, in ogni suo aspetto:

“Il centro polifunzionale, denominato “Casa della Socialità”, è un progetto che nasce dalla Municipalità 5 (Vomero – Arenella), nello scorso mandato, nel quale sono stato consigliere e presidente della commissione scuola e politiche sociali.

All’epoca, insieme ai commissari, abbiamo proposto un ordine del giorno, approvato in consiglio, su cosa doveva avvenire in quel luogo abbandonato da tantissimi anni, un’ex sottostazione elettrica costruita negli anni Sessanta.

La proprietà era dell’ATAN, era in stato d’abbandono. C’è sempre stata un’attenzione attorno ad essa, ma non si era mai riusciti a finanziare una ristrutturazione completa, necessaria visto che il posto purtroppo è fatiscente e non possono bastare delle ristrutturazioni sic et simpliciter.

Abbiamo proposto questo progetto per un centro sociale e, devo dire, tutta la maggioranza, lo scorso mandato è stata d’accordo a portarlo avanti. Abbiamo ottenuto, sempre all’epoca, un finanziamento tramite il Comune di Napoli (e quindi non con i soldi della Municipalità) di 366.000 euro. Con questi soldi si riuscirà sicuramente a ristrutturare lo stabile e aprirlo alla cittadinanza.

In quel documento, presentato all’epoca in consiglio, scrivevamo in maniera chiara che lì sarebbe dovuto nascere un centro polifunzionale, una “casa della socialità”, in primis per gli anziani, poiché sul territorio della Municipalità c’è il più alto numero di over 65 di tutta la città di Napoli.

Quello di Vomero – Arenella è un quartiere abitato da anziani che, però, non hanno un posto dove ritrovarsi, che ovviamente sia pubblico e non un bar privato e che non siano i giardinetti o i vari parchi, dove pure esistono delle piccole postazioni per giocare e per la socialità ma che restano all’aperto.

E ancora, il centro sarà un luogo per fare corsi di tutti i tipi. Dovrà essere poi un centro giovanile, che pure qui non esiste. Il quartiere è pieno di scuole, attraversato da tantissimi studenti, sia di licei, sia di scuole primarie e secondarie di primo grado.

Il centro potrà essere poi una casa della cultura, luogo con un palco dove poter fare teatro, per esempio, per le tante associazioni culturali che sono sul territorio e che sono oggi costrette a pagare dei fitti molto alti.

Potrà ospitare spettacoli musicali, anche a scopo sociale, non per arricchirsi ma per esibirsi semplicemente per il piacere di fare cultura.

Un centro a 360 gradi per fare iniziative che siano di cultura, che siano per i giovani e che siano per gli anziani. Meglio ancora, anzi, se tutte e tre le cose si incontrano e si permette una vera commistione positiva, perché si incontrano le diverse generazioni e queste progettano e fanno assieme.”

Nell’annuncio del consigliere Felaco su Facebook, si accennava però anche al rischio di vedere vanificati tutti gli sforzi compiuti per questo centro, a causa degli adempimenti burocratici, con scadenza a dicembre 2016.

Abbiamo chiesto al consigliere di spiegarci meglio quali potessero essere i “rischi” attorno all’attuazione di questo progetto:

“Il finanziamento esiste ed è stato deliberato lo scorso mandato. Il problema è che se non si impegnano i fondi (nel senso dei soldi veri e propri) entro dicembre, cioè entro la fine dell’anno e se non viene pubblicata la gara d’appalto per iniziare i lavori ufficialmente, c’è il rischio che la struttura debba essere rifinanziata e quindi di perdere un’occasione importante.

Il bene oggi appartiene proprio alla Municipalità e questo non potrà cambiare. Prima è stato dell’ex ATAN , diventata ANM. Dall’ANM è passato al Comune di Napoli e poi il Comune stesso, tramite l’ANM, ha fatto un passaggio nelle mani della Municipalità.

Il progetto esecutivo, cioè non solo quanto costa, ma un vero e proprio progetto dettagliato e tecnico, presentato dal SAT (Servizio Attività Tecniche della Municipalità), deve essere votato dal Consiglio Municipale. La “palla”, quindi, ora sta al presidente Paolo De Luca e a tutta la maggioranza.

Dopo la votazione, poi e all’approvazione del progetto per il centro, gli uffici comunali dovranno pubblicarlo immediatamente entro dicembre e aprire subito la gara d’appalto”.

Bisognerà quindi aspettare ancora un mese circa per l’ufficializzazione definitiva, ma sembra proprio che l’anno prossimo il quartiere Arenella potrà assistere alla nascita di un centro polifunzionale, fatto a misura dei suoi abitanti.

Desire Rosaria Nacarlo

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