Lo spettro del malaffare torna ad inquietare la sanità napoletana. Stavolta i riflettori sono puntati sul Cardarelli, la cui dirigenza è finita sotto la lente della magistratura.

Si sa che per l’ospedale Cardarelli l’emergenza sovraffollamento e il caos degenze sono all’ordine del giorno, ma stavolta non sono questi i problemi di cui si sta occupando l’ennesima inchiesta dell’autorità giudiziaria. Il nodo qui verte su alcune presunte illegalità nell’esecuzione del contratto di pulizia dell’immenso ospedale, di cui è titolare la Romeo gestioni (dal novembre 2014). Secondo quanto risulta da fonti giudiziarie, sarebbero stati notificati tre avvisi di garanzia, tra i cui destinatari spicca l’attuale manager del Cardarelli Verdoliva: questi, stando alle ricostruzioni, sarebbe indagato per corruzione e turbativa d’asta in merito proprio all’appalto alla Romeo gestioni. Il fatto che le indagini per ora si concentrino proprio sul manager fa parecchio scalpore: è ancora fresca la sua nomina, risalente al luglio di quest’anno, voluta da Vincenzo De Luca e che avrebbe dovuto sancire un parziale ritorno alla normalità del nosocomio, dopo la vecchia e per certi aspetti controversa gestione commissariale. Nel 2014 Verdoliva era ancora responsabile proprio delle gare d’appalto e avrebbe non tanto favorito indebitamente l’assegnazione della commessa all’impresa Romeo, quanto piuttosto avrebbe assecondato alcune “richieste”, per esempio di assunzioni facili. Va comunque sottolineato che l’inchiesta è ancora ad uno stadio embrionale e che in ogni caso non sono stati formulati addebiti definitivi, col difensore di Verdoliva che contesta ogni sospetto: <<Il mio cliente respinge ogni addebito (…) ha presentato decine di denunce (…) in caso di sospetti sui gestori degli appalti>>, ha affermato il legale.

Ludovico Maremonti 

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