Una disciplina della quale si parla tantissimo soprattutto negli ultimi tempi, così caratterizzati da una corsa talvolta sfrenata a tutto ciò che è multimediale e transita dal web; soprattutto per chi opera in rete a livello di business è indispensabile confrontarsi con quel concetto noto come Seo.
Chiunque abbia provato a lanciare un progetto in rete si sarà scontrato con questo mondo: di cosa si parla esattamente? Ne discutiamo con Pierfrancesco Palattella di Professione Scrittura (https://www.professionescrittura.com/), realtà che si occupa di Seo e Seo Copywriting, prendendo spunto da un video che lo stesso Google ha diffuso sul suo canale Youtube dedicato ai webmaster.
Pierfrancesco Palattella, a cosa si fa riferimento quando si parla di Seo?
“Il termine negli ultimi periodi è molto usato, talvolta anche abusato; una disciplina che è diventata indispensabile per chiunque abbia un sito web e voglia farlo comparire nei primi posti dei risultati di ricerca. Senza entrare troppo nel tecnico e partendo dal recente video diffuso dal canale ufficiale di Google Webmaster (video visibile al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=xnyJQb37RRw) proviamo a spiegare la Seo in termini super semplici, per principianti.”
Ed allora, proviamo. Come spiegare il concetto di Seo a chi non ne sa nulla?
“La Seo è l’ottimizzazione di un sito per i motori di ricerca, quindi l’insieme delle pratiche da mettere in atto per far sì che un sito si posizioni al meglio nei risultati di Google, in quanto motore di ricerca più utilizzato. Sempre partendo dal video in questione, Google ci ricorda che la Seo serve per portare nuovi visitatori al sito e per trovare quindi potenziali nuovi clienti tramite i motori di ricerca.”
In che modo avviene questo?
“Andando a comparire nei primi risultati quando l’utente digita qualcosa che riguarda il nostro settore, ad esempio quello che vendiamo in rete. Tutto questo prende il nome di Seo, ottimizzazione per i motori di ricerca per l’appunto”.
Come si opera per raggiungere risultati?
“Anche qui non entriamo troppo nel tecnico e continuiamo a seguire i consigli che Google fornisce per i non esperti: un buon lavoro di Seo consiste nel fornire informazioni utili, da subito, su quello che l’utente può trovare all’interno del nostro sito: e questo deve avvenire direttamente nei risultati di Google stesso, prima ancora che l’utente entri nel nostro sito, andando ad ottimizzare i vari aspetto del campo che possono essere personalizzati. Si parla quindi del titolo, della descrizione, della url che ci si troverà davanti nella pagina dei risultati che vengono restituiti per una specifica ricerca.”
Come si ottimizzano tutti questi aspetti?
“Diciamo che si deve trovare una sintesi tra quello che ‘piace’ a Google e quello che può colpire l’utente. Perché l’obiettivo è sempre quello di fare in modo che il sito susciti interesse, fornisca risposte ad esigenze reali, e venga visitato. C’è poi il discorso di ottimizzazione tecnica del sito, per il quale ci sarebbero da spendere fiumi di inchiostro.”
Si può provare a sintetizzare?
“Dal punto di vista tecnico deve funzionare al meglio ed avere determinati requisiti; parlando di ciò che l’utente troverà dentro, è assolutamente indispensabile che contenga tutte le informazioni necessarie di cui un visitatore potrebbe avere bisogno, soprattutto se si parla di un e-commerce e quindi di un negozio online.”
Nel video dal quale siamo partiti Google parla anche di pratiche scorrette: a cosa di fa riferimento?
“A quella che in termini tecnici viene chiamata Black Hat Seo, ovvero il ricorso a tecniche non lecite per posizionare un sito (le tecniche Seo lecite vengono identificate come White Hat). Si parla di tutte quelle pratiche che non dovrebbe essere messe in atto per migliorare la propria visibilità sui motori di ricerca ed è lo stesso Google ad indicare comportamenti non ‘graditi’. Qualche esempio è l’utilizzo nelle pagine di testo invisibile per l’utente, ma visibile proprio per lo spider di Google; link nascosti; pagine create appositamente per il motore di ricerca e che appaiono all’utente totalmente differenti da come vengono viste da Google. In sostanza tutte quelle pratiche che nascono per tentare di manipolare i risultati di ricerca.”
Cosa si rischia facendo ricorso a queste tecniche?
“Molte di queste tecniche black non funzionano o, quantomeno, se nel breve tempo generano qualche risultato, a lungo andare finiscono con l’essere finanche penalizzanti per il sito stesso. Meglio puntare sempre su qualità e lavoro costante, visto che la Seo non è estemporanea ma richiede tempo e dedizione.”