“L’Università è luogo di formazione e crescita culturale e personale, non solo ed unicamente grazie ai percorsi accademici, ma un ruolo fondamentale è giocato anche e soprattutto da chi attraverso la propria attività di aggregazione e condivisione di esperienze all’interno del campus ha l’occasione di mettere gli studenti della comunità fiscianese in connessione con personalità e figure di spicco del panorama politico e sociale del paese. Le associazioni studentesche gestiscono fondi che permettono di realizzare tutto ciò. In questo caso l’associazione attiva sulla scuola di Giurisprudenza, in data 16 aprile 2015, ha dato atto ad un’intervista fotografica a Gianfranco Fini, in qualità di ex-presidente della Camera. Come Link Fisciano, riteniamo sia stata messa in piedi una farsa: con un’intervista che ripercorre attraverso delle immagini la vita di Fini in maniera auto-referenziale. Il tempo a disposizione per domande e perplessità è stato nettamente inferiore rispetto a quello dedicato alla persona di Fini. Gli interventi degli studenti sono stati ostracizzati dagli studenti stessi che componevano il gruppo organizzatore; i loro energici applausi alle battute dell’ex AN hanno coperto l’imbarazzo scaturito dagli evidenti punti critici sottolineati dai membri della nostra organizzazione. C’è da aggiungere che i sentimenti in aula sono stati chiaramente ostili nei confronti dell’intervistato fin dall’inizio e, i pochi presenti giunti per partecipare attivamente al confronto sono evidentemente rimasti in uno stato confusionale fino alla fine dell’incontro poiché il decantato dibattito in realtà non c’è stato. Ci sentiamo, dunque, di giudicare assolutamente in maniera negativa l’accaduto e cercheremo di evitare che si ripeta qualcosa del genere all’interno del nostro ateneo. Lo facciamo e crediamo di rappresentare in questa posizione la maggioranza della comunità studentesca. La nostra contro-esposizione fotografica palesata durante l’iniziativa è servita proprio a rimarcare i tanti punti negativi che, oggettivamente, rappresentano il marcio di vent’anni di governo al quale Fini, pur rimanendo immune ad indagini e sentenze, ha dato un grande contributo. Per intenderci: l’ex MSI è quello della Bossi-Fini e di migliaia di morti in mare e in patria sulla coscienza; è quello della Fini-Giovanardi che mette alla pari marijiuana e cocaina (con conseguente sovraffollamento delle carceri del 32%), mentre il resto del mondo matura percorsi più saggi in materia di droghe leggere; è quello che usciva dalla caserma di comando delle operazioni di polizia durante il G8 di Genova da vice-presidente del Consiglio e dichiarava la sua impossibilità ad agire, perché, in “quell’inferno”, lui non aveva responsabilità politiche; un vice-presidente del Consiglio che, andando a Genova dopo la morte di un manifestante, giustificava il gesto con ”solidarietà alle forze dell’ordine”. Fini è complice dei massicci de-finanziamenti all’istruzione pubblica andando contro gli interessi degli studenti stessi, è complice dei governi con le forze politiche nate per mettere insieme l’elettorato mafioso e neo-fascista. Ci chiediamo dunque quanto una università possa permettere che discutibili personaggi possano entrare nei liberi luoghi della formazione, senza dare un apporto concreto nella crescita degli individui che compongono la popolazione universitaria, in questo caso di Salerno. Riteniamo increscioso l’atteggiamento dell’ufficio stampa di Fini che ha rovesciato la realtà spiattellando su ‘Il Giornale’ e su ”Il Secolo XIX” una visione sbilanciatissima della contestazione avvenuta nei suoi confronti. L’università è un laboratorio umano e sociale, in cui si deve mettere in moto il paese che vorremmo, in cui si deve voltare pagina rispetto al male che ha disintegrato le nostre risorse negli ultimi vent’anni e oltre. Per evitare che la nostra generazione fugga da qui è necessario costruire l’alternativa ed evitare l’ambiguità. Non si può stare con Fini e con la Guzzanti contemporaneamente; se si parla di Trattativa stato- mafia si devono chiudere le porte dell’università ai protagonisti della trattativa stessa.”
Link Fisciano