Un’altra stagione sta per volgere al termine. Un’altra annata finita alla grande, con il trionfo in campionato e in Coppa Italia ed altri due trofei aggiunti in bacheca. Da quattro anni consecutivi la Juve ci sta abituando al famoso “double”, col sogno Champions sfiorato più volte e più volte rimasto tale nonostante imprese mostruose. Domani all’Allianz Stadium si chiuderà la stagione 2017/2018 con i soliti festeggiamenti, ma la partita col Verona avrà un sapore agrodolce. E la prossima stagione sarà tutta da progettare ma le basi sono più che solide, con tre pilastri principali col DNA bianconero nel sangue: Chiellini, Barzagli e Marchisio.
L’anno scorso Bonucci, quest’anno Buffon. E non solo. Perché oltre al numero uno della Juventus e della Nazionale, anche Stephan Lichtsteiner e Kwadwo Asamoah hanno deciso di lasciare la maglia bianconera. Lo svizzero non ha ancora deciso il suo futuro (si parla del Borussia Dortmund), mentre il ghanese ha già svolto le visite mediche per l’Inter e l’anno prossimo vestirà la maglia neroazzurra. Insomma, in un colpo solo la Juventus perde tre uomini chiave di questi ultimi 7 anni (Asamoah 6). Uomini che hanno imparato cosa significa giocare per la Juventus, uomini che hanno il DNA bianconero nel sangue e che hanno dato tutto per questa maglia. Dall’anno prossimo, queste tre assenze si faranno sentire nello spogliatoio. Adesso il timone passa nelle mani di Chiellini, Barzagli e Marchisio con il Principino che non è ancora sicuro di voler restare.
L’ADDIO DI BUFFON
Per chi ama il calcio, per chi ha la fede bianconera o semplicemente per chi è italiano, la giornata di ieri sarà stata sicuramente una delle più tristi in assoluto. Buffon dice addio alla Juventus, e lo fa in una conferenza stampa quasi strappalacrime. Il perno principale di questa squadra ha deciso che l’avventura in bianconero è giunta al termine. Un uomo, prima che calciatore, che ha saputo sempre metterci la faccia, con personalità, con carattere e carisma. Sia per la Juventus che per la Nazionale, tenendo lo spogliatoio unito anche nei momenti di difficoltà riuscendo sempre a dare la scossa per ripartire.
”IL TRENO SVIZZERO”
Stephan Lichtsteiner è uno di quei giocatori che ogni allenatore vorrebbe avere in rosa. E non solo perché riesce a tenere alta la concentrazione ma anche perché all’interno dello spogliatoio è uno che si fa sentire, è un giocatore che non ha paura di alzare la voce quando è necessario. Anche per lo Svizzero l’avventura alla Juventus terminerà domani. Lo ha annunciato lui stesso nel post partita di Juventus-Bologna: “Il mio futuro sarà lontano da Torino. A fine stagione andrò via, giocherò all’estero l’anno prossimo”.
ASAMOAH SALUTA E VA ALL’INTER
Se Lichtsteiner ha annunciato che andrà a giocare all’estero, diversa è stata invece la scelta del giocatore ghanese che il prossimo anno vestirà la maglia dell’Inter. In una emozionante lettera postata su Instagram, Asamoah ha spiegato i motivi, anche se a molti Juventini non andrà giù il fatto di passare proprio ai Neroazzurri. Di certo alla Juventus è stato un giocatore esemplare: mai una parola fuori posto, mai un atteggiamento sbagliato. Per quanto possa sembrare timido, di sicuro il ghanese era una presenza forte all’interno dello spogliatoio bianconero.
CAPITOLO MARCHISIO
Un’altra questione che tiene banco in casa bianconera, è la permanenza o meno di Claudio Marchisio. Una vita spesa per questi colori e questa maglia. Cresciuto nelle giovanili della Juventus, dopo la breve esperienza all’Empoli, il Principino dal 2008 è un fedelissimo della Vecchia Signora. Dopo tanti alti e qualche basso (a causa di diversi infortuni), Marchisio mai come quest’anno potrebbe davvero lasciare la Juve. E dopo gli addii di Buffon, Asamoah e Lichtsteiner sarebbe una perdita molto pesante per l’ambiente e lo spogliatoio della Juventus.
Insomma, nella Juve del settimo scudetto di fila c’è una parte dello spogliatoio che ha avuto un peso specifico molto importante. Si tratta di quel gruppo di senatori bianconeri che nei momenti più difficili della stagione ha saputo prendersi la responsabilità di guidare il gruppo fuori dal tunnel, anche nei momenti più bui, ricordando a tutti cosa significa vestire la maglia della Juve. Buffon, Barzagli, Chiellini, Asamoah, Lichtsteiner e Marchisio hanno, ancora una volta, trainato la squadra verso la vittoria mostrando ai giovani la via da seguire.
Il carico più grosso, adesso, lo dovranno portare Chiellini, Barzagli e Marchisio (semmai dovesse rimanere). Dovranno insegnare ai nuovi cosa significa giocare per la Juventus, cosa vuol dire essere della Juventus e lottare per questi colori, fino alla fine. La Juve, nonostante tutto, è in buone mani. Chiellini, Barzagli e Marchisio (forse): la Juve deve ripartire – o meglio, riprendere – da loro.
Michele Ranieri