Numerose le segnalazioni dei cittadini salernitani testimoniano il degrado in cui versa la città a causa dei rifiuti.
In rete sono numerose le testimonianze fotografiche che documentano la criticità ambientale della città di Salerno a causa dei rifiuti; il luogo di maggiore degrado è la Cittadella Giudiziaria, nuova sede del Tribunale di Salerno, progettata da David Chipperfield nel 1999 e non ancora completata.
Gli scatti sono drammatici, mostrano ogni tipo di rifiuto urbano che indisturbatamente vengono abbandonati sotto gli occhi di tutti, fra i cumuli spiccano siringhe e abiti abbandonati. Ancora più drammatico è che non vengano presi provvedimenti da parte delle autorità nonostante la vicinanza ad un luogo così simbolico.
Situazione paradossale che ha fatto rifletti i cittadini sulla reale efficienza delle autorità e che più ci si allontani dal centro cittadino, più la situazione ambientale di Salerno peggiora, quasi a testimoniare che la Bella Salerno, culla delle Luci d’Artista, sia solo un velo che copre un cumulo di macerie lasciate a se stesse perché più lontane dagli occhi degli spettatori.
Nei pressi della Cittadella Giudiziaria, vi è una fermata di Busitalia, la quale col tempo è diventata un’altra discarica indisturbata della città, ospita rifiuti di diversa provenienza: abiti, contenitori di plastica, rifiuti organici e altri di dubbia provenienza, in questi luoghi l’aria è irrespirabile a causa della presenza di urina che con le temperature estive è diventata un pericolo reale, sia per i forti odori che per una questione igienico-sanitaria.
Su facebook è nato il gruppo Protesta popolare Salernitana che grazie alle numerose segnalazioni e attraverso i fondatori Tiziano Sica, Bruno Sica e Marco Gregorio, è una testimonianza diretta della criticità ambientale che affronta questo luogo. Si richiede un’immediata bonifica della zona ed un incontro con l’assessore all’ambiente per risolvere al più presto e nel migliore dei modi la situazione. Non è da sottovalutare anche la criticità che affrontano le frazioni di Salerno e i comuni limitrofi, sempre più abbandonati a se stessi.
Nicoletta Crescenzo