Mentre il Movimento si prepara a superare definitivamente la prima fase e diventare un partito strutturato, sembra già sulla via della leadership l’eterno astro nascente Luigi Di MaioVicepresidente della Camera e membro del cosiddetto Direttorio, il ventinovenne di Pomigliano d’Arco ha scalato in pochi anni la difficile giungla pentastellata, conquistandosi a fatica la benevolenza di Beppe Grillo.

Il comico fondatore del Movimento Cinque Stelle – consapevole del necessario ridimensionamento della propria esposizione mediatica, ormai sempre meno incisiva – sembra infatti pronto a lasciare il ruolo di protagonista (pur tenendosi di certo quello di produttore, sceneggiatore e regista) della grande pantomima pentastellata. Un giovane dalla faccia pulita, il colletto inamidato e l’abile parlantina da politicante di vecchia data sembra infatti il volto migliore di un Movimento ormai perfettamente integrato nel sistema e pronto a sfidare a colpi di populismo Matteo Renzi e Matteo Salvini, al fine di governare il paese.

L’ambizione di Di Maio, ormai numero tre indiscusso dell’organigramma M5S, è palpabile, spinta anche dagli elogi di avversari del calibro di Silvio Berlusconi che già un anno fa si chiedeva come mai Forza Italia non avesse scovato talenti simili.

Una settimana fa Beppe Grillo in persona, durante una conferenza stampa sul reddito di cittadinanza, aveva investito scherzosamente il suo pupillo con una battuta: “maledetto, sei un leader!”, causando tuttavia fitti mal di pancia in seno al Movimento, in particolare tra gli altri galli del pollaio che ambiscono a quella posizione. Lo stesso Grillo, al fine di calmare gli animi, ha poi chiarito che “il candidato premier si sceglierà in rete”, annunciando di voler presentare “una squadra di governo con un programma deciso dagli iscritti”.

Sulla questione è intervenuto anche Gianroberto Casaleggio, che se da un lato rottama il Direttorio da sostituire con un “comitato direttivo allargato”, dall’altro ribadisce come il Movimento non abbia bisogno di un capo.
In questo contesto infuocato, tra facili entusiasmi e brusche frenate, si inserisce l’incauto – e misteriosamente rimosso – tweet dell’europarlamentare Piernicola Pedicini, considerato molto vicino al vicepresidente della Camera. Il cinguettio, ripreso prontamente da lastampa.it, avrebbe infatti svelato una realistica squadra di governo, dove Luigi Di Maio ricoprirebbe appunto il ruolo di Presidente del Consiglio annunciato. Che sia questa la squadra di governo che poi la rete accetterà tramite plebiscito nella piattaforma del blog di Beppe?

Roberto Davide Saba

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