SOMMA VESUVIANA – Si è tenuta ieri a Somma Vesuviana la giornata di commemorazione per la strage impunita del Rapido 904, che partì da Napoli il 23 dicembre del 1984 e non arrivò mai a Milano, perché una bomba posta su di una griglia portabagagli esplose alle 19.08 nella galleria a San Benedetto Val di Sambro. L’attentato, per il quale furono imputati Guido Cercola e Pippo Calò, provocò la morte di 17 persone, tra le quali un intero nucleo familiare, quello Calvanese – De Simone, di Somma Vesuviana.
La famiglia Calvanese, da sempre attivista per la ricerca della verità, per la prima volta non si è vista celebrare privatamente un momento particolare, che avviene come consuetudine da trent’anni. La signora Titti Calvanese ha detto: “Quest’anno è un momento importante: per la prima volta, dopo trenta lunghi anni di dolore, abbiamo ricordato mia sorella insieme a tutti, e insieme all’istituzione comunale, nella speranza che non rimanga un episodio isolato”.
La giornata, voluta dalla sig.ra Anna Maria Rea, moglie del sindaco di Somma Vesuviana Pasquale Piccolo, è iniziata al mattino, con la benedizione del Vescovo Beniamino Depalma al monumento cimiteriale finora dimenticato. Dure le parole del religioso: “Abbiamo vissuto giorni terribili negli anni ’70 e ’80. L’ideologia della violenza e del terrorismo credeva di cambiare il mondo, ma l’uomo è diventato esso stesso un nemico. Troppe vittime innocenti sono state crocefisse. Ma noi, abbiamo davvero imparato da quegli anni?”
E’ stato un giorno intenso, ieri a Somma Vesuviana, conclusosi con l’assegnazione di 3 borse di studio per gli studenti dell’ITIS Majorana e del Liceo Scientifico Torricelli, che hanno realizzato elaborati sullo stragismo. “Sono tutti degni di vincere i nostri giovani”, ha detto Enrico Di Lorenzo, Professore dell’Università di Salerno, intervenuto alla conferenza.
L’assegnazione delle borse di studio è stata un’iniziativa che la famiglia Calvanese porta avanti già da alcuni anni a spese proprie, “un modo per ricordare a tutti che i giovani che non sono soli, come lo siamo stati noi fino ad oggi”, commenta la sig.ra Anna Calvanese.
Quest’anno, però, ha voluto contribuire anche il Comune di Somma Vesuviana, affiancando al primo premio di 500€ donati dai Calvanese, un secondo e un terzo premio di 250€ e 100€. I giovani che hanno vinto, A.M e R.F. del liceo Torricelli e L.M. dell’Itis Majorana, incasseranno presto gli assegni per finanziare i loro studi, ma quei soldi saranno piuttosto il simbolo di una popolazione che c’è e di uno Stato che sembra sempre più assente. A parte il sindaco, l’assessore alla cultura e all’istruzione e il deputato Mocerino, infatti, non erano presenti altre figure dello Stato, nonostante gli inviti, e ciò è passato come il simbolo di un’Italia sempre più sola.
Emozionante l’intervento del Prof. Raffaele Mazzuoccolo, Dirigente Scolastico Emerito che, nonostante le lacrime e la commozione, ha posto l’accento sullo Stato, una macchina forte che, nonostante il suo potere, dopo trent’anni, non ha ancora punito chi dovrebbe pagare veramente per una violenza così inaudita.
Chi ci ha rimesso con la propria vita e chi, di conseguenza, non ha più voglia di credere nelle istituzioni. “Questa è l’Italia che non vogliamo”, dice D’Agostino, il Preside del Liceo Torricelli, che ha voluto sottolineare come le tracce del passato costruiscono il futuro. Dunque, il messaggio pare fosse chiaro: seminare oggi per avere domani. E’ compito della scuola preparare i giovani a un futuro diverso e rimane dovere dello Stato garantirlo.
Onore quindi a chi non dimentica, anche nonostante gli anni. A chi comprende il valore della verità e della giustizia. Onore a chi non volta lo sguardo altrove e che, invece partecipa al dolore del prossimo con sentimenti di realtà e concretezza. Onore a chi, con la propria vita, ha pagato un prezzo troppo alto. Onore a:
Giovanbattista Altobelli (51 anni), Anna Maria Brandi (26 anni), Angela Calvanese in De Simone (33 anni), Anna De Simone (9 anni), Giovanni De Simone (4 anni), Nicola De Simone (40 anni), Susanna Cavalli (22 anni), Lucia Cerrato (66 anni), Pier Francesco Leoni (23 anni), Luisella Matarazzo (25 anni), Carmine Moccia (30 anni), Valeria Moratello (22 anni), Maria Luigia Morini (45 anni), Federica Taglialatela (12 anni), Abramo Vastarella (29 anni) e , successivamente per le lesioni subìte, Gioacchino Taglialatela (50 anni) e Giovanni Calabrò (67 anni).
Anna Lisa Lo Sapio