Dadalogica
Dadalogica

La formazione scolastica è un aspetto importantissimo nella crescita e nello sviluppo degli individui, soprattutto studenti e insegnanti. Gli studenti, infatti, trascorrono a scuola gran parte delle loro ore e si interfacciano con molteplici diversità, sfide, modelli didattici. Gli insegnanti, a loro volta, vivono la loro vita sempre passo con la formazione, tra master, corsi innovativi come su https://www.euroinnovaformazione.it/, crediti integrativi e metodologie emergenti. Una di queste è appunto la dadalogica: il nuovo modello che accompagnerà la scuola del futuro.

Essa deriva da una fusione tra “dada” e “logia” e rappresenta una svolta nella tradizionale metodologia didattica. Tale modello si basa infatti sull’idea che l’apprendimento non debba essere un processo statico e unidirezionale, ma piuttosto un’esperienza dinamica che coinvolge attivamente gli studenti con un approccio più interattivo e partecipativo.

Un elemento chiave della scuola dadalogica è la rottura delle barriere tra insegnanti e studenti. Gli studenti potranno muoversi liberamente in tutti gli ambienti scolastici e al cambio d’ora, saranno loro a lasciare le loro aule tematiche per dirigersi in altre aule, ove gli insegnanti li attenderanno. Il percorso formativo sarà fatto di esplorazione e scoperta, promuovendo un ambiente educativo in cui gli studenti si sentono liberi di esprimere idee, fare domande e contribuire attivamente alla costruzione della conoscenza. Importantissimo è anche l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione poichè, l’apprendimento, più che mai diventa multimediale.

La dadalogica accomagnerà gli studenti dalla scuola primaria alla scuola secondaria di II° grado attraverso il raggiungimento di competenze relazionali ed emotive, promuovendo l’autonomia, la crescita olistica della personalità del singolo, una didattica multisensoriale e laboratoriale sui principi della Gestalt esperienziale. Inoltre, essa tiene conto della personalizzazione degli apprendimenti. Gli insegnanti, dunque, adattano le lezioni per soddisfare le esigenze specifiche degli studenti, incoraggiando così un apprendimento più efficace e significativo.

Ma sarà davvero la scelta giusta per i nostri studenti?

C’è da considerare il fatto che nell’Europa del nord tale modello viene già applicato da anni nelle scuole e con un numero basso di studenti per classe ha avuto notevoli vantaggi dal punto di vista cognitivo. Il problema della didattica italiana in primis è legato al numero degli studenti per classe che supera spesso anche i 20 alunni. La dadalogica richiederebbe una grande flessibilità da parte degli insegnanti e un notevole senso di responsabilità da parte degli studenti ad assumere un ruolo più attivo nel loro apprendimento. Inoltre, bisognerebbe ripensare gli ambienti scolastici affinchè seguano i nuovi principi di flessibilità e dinamicità della dadalogica: non solo aule con banchi e sedie ma spazi dedicati all’incontro, alla ricerca, alla lettura, al riposo e alla noia.

In conclusione, la dadalogia rappresenta una svolta nella formazione scolastica, offrendo un approccio più interattivo, personalizzato e orientato al futuro. Mentre il modello tradizionale ha svolto un ruolo fondamentale nella storia dell’istruzione, la dadalogia si presenta come una risposta alle esigenze di una società sempre più complessa e tecnologicamente avanzata. L’importante è trovare un equilibrio tra l’eredità del passato e la promettente direzione del futuro per plasmare un ambiente educativo che prepari gli studenti per le sfide e le opportunità che li attendono.

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