Continuano le incomprensioni tra enti comunali e privati per la ristrutturazione dello stadio Collana.

L’impianto, ormai abbastanza datato, quindi storico, presenta qualche défaillance, ma vuole ancora esercitare i propri servizi d’allenamento. Purtroppo le suddette incomprensioni sono nate quando una volta scaduto il mandato, il Comune ha emesso un bando di gara per far proprio l’impianto, cui hanno partecipato la società attualmente al Collana, la ATI Cesport, e la GIANO che, malgrado il noto “proprietario” (Cannavaro), è uscita sconfitta dal primo bando, arrivando seconda.

Ma ciò non ha fatto demordere la suddetta che ha esposto un ricorso al TAR, bloccando la “consegna delle chiavi” dell’impianto ai leali vincenti. Il ricorso è stato accettato, così si è tutti ancora in balìa degli eventi. Ovviamente la nefasta situazione ha mobilitato molti, persino l’attuale sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che oltre autodefinirsi “vomerese D.O.C.” invita la popolazione a non sprecare parole al vento, con frasi senza fondamento, poiché a detta sua: “ogni cittadino ha il diritto di protestare, ma ha il dovere d’informarsi”.

Ma ribadendo il suo essere profondamente legato al quartiere, si intristisce nel vedere quel grande impianto bloccato e consequenzialmente non operante. Ammette che sono ben due anni che è stata proposta una soluzione, ovvero “affidare l’impianto Collana al Comune, che poi si attiverà per la ristrutturazione dell’impianto, unendo le proprie risorse con quelle della regione”.

Ciò era anche riuscito, ma la Giano, arrivata per l’appunto seconda, per le suddette motivazioni, ha presentato un ricorso, poi accettato. Il bando è stato poi bloccato, così un numero elevato di atleti, ben 6000, si ritrova senza stadio per allenarsi. Lo stallo dell’attuale situazione, è sentita anche nei cittadini del quartiere, i quali sentono il Collana lo stadio di casa.

Fortunatamente il Presidente De Luca afferma, dopo le varie rivolte dei cittadini: “Io ci credo moltissimo, oggi più di ieri, per la risposta che hanno dato i cittadini”. Infatti l’intera Municipalità 5 ha promosso un’iniziativa di sensibilizzazione dell’opinione pubblica tramite un sit-in ed aggiungendo una raccolta firme per una petizione, per sensibilizzare tutti gli enti pubblici, per far capire quanto l’impianto stia a cuore alla popolazione napoletana e quanto debba restare pubblico e non privatizzarsi. La nostra redazione ha stretto rapporti con Salvatore Forino, Concessionario presidente dell’associazione Collanada cui riceverà aggiornamenti costanti.

Eugenio Fiorentino

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