PIAZZOLLA DI NOLA – Probabilmente una donna all’origine del gesto che ha scatenato l’inferno a Piazzolla di Nola, una frazione tra Nola e Somma Vesuviana.
Sistemati nelle cassette postali, i volantini delle “attività puttanatorie” del paese sono forse opera di una donna offesa pubblicamente oppure di un gruppo di giovani che, stanchi della monotonia, hanno deciso di divertirsi un po’ e guardare l’effetto che può fare un elenco di persone accusate di tradire i propri partner.
I nomi di 35 persone, tra i quali consiglieri comunali, commercianti, mogli, mariti, cugini, segretarie, parrucchieri e altri professionisti conosciuti nella zona, sono stati accusati di tradimento e associati a tresche e incontri sessuali, tanto da scatenare nel paese una specie di putiferio.
Così, il proprietario di un bar si farebbe allegre serate in compagnia dei trans, e giustamente la moglie andrebbe a cercare compagnia altrove. La proprietaria di un noto negozio invece andrebbe un po’ con tutti, mentre la moglie di un commerciante avrebbe una storia col cognato. Un’altra signorina non riuscirebbe a fare stare tranquilli neppure i mariti delle cugine, non avendo ancora un fidanzato. E poi, c’è chi va con la vecchia fiamma, chi con la commessa di una profumeria, chi con la collega d’ospedale. Oppure, chi andrebbe con un ispettore delle assicurazioni e chi addirittura con mezzo paese. Chi avrebbe “le corna” da una vita e chi contemporaneamente spazierebbe tra un macellaio e il proprietario di una lavanderia.
L’autrice o gli autori del volantino annunciano di voler andare oltre, trattandosi solo della “parte sud di Piazzolla di Nola”. I protagonisti della vicenda hanno sporto denuncia ai Carabinieri per diffamazione, ma si attende la seconda parte dell’elenco, quella dei residenti al nord, come gli stessi autori hanno annunciato: che si tratti di realtà o di uno scherzo di pessimo gusto, l’intero Comune è stato travolto da questa iniziativa anonima precipitando nel subbuglio e nella confusione.
Anna Lisa Lo Sapio
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