Nel 2013, infatti, è stato istituito in Italia il progetto Garanzia Giovani (Youth Guarantee), programma finanziato dall’Unione Europea per combattere la disoccupazione giovanile. L’UE infatti ha stanziato dei fondi per i paesi con i tassi di disoccupazione superiori al 25%, con l’obiettivo di investirli per quei giovani dai 15 ai 29 anni che non sono inseriti nè in un percorso lavorativo nè in uno scolastico-formativo ( i cosiddetti Neet – Not in Education, Employment or Training). Lo scopo è quello di creare orientamento, istruzione e formazione e inserimento nel mondo del lavoro entro 4 mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema d’istruzione formale.

Quest’anno, però, a tre anni dall’avvio del programma, la Corte dei Conti europea ne boccia i risultati: secondo statistiche, infatti, la percentuale dei giovani disoccupati è sì diminuita, ma solo perché la popolazione è invecchiata, e non per un aumento della popolazione occupata; è stato inoltre criticato il fatto che l’Italia punta troppo su tirocini (che poi vengono pagati in ritardo) e poco su impieghi lavorativi, e costringe i giovani ad iscriversi più e più volte su database diversi, rendendo il programma difficilmente raggiungibile dal punto di vista burocratico.

I ragazzi di Garanzia Giovani Campania lamentano inoltre la mancanza di trasparenza dei bandi, le inefficienze amministrative e la mancanza di rimborsi spese.

L’obiettivo è quindi di preparare un documento da consegnare alla Regione Campania – in particolare al Presidente Vincenzo De Luca, all’Assessore ai Fondi Europei Serena Angioli, all’assessore del lavoro, Sonia Palmieri -per descrivere i problemi affrontati dai gioviani nel corso di questo programma, che verrà consegnato durante il sit-in di venerdì 21 davanti al Consiglio Regionale della regione Campania (centro direzionale, isola f13).

Abbiamo intervistato i ragazzi di Garanzia Giovani Campania a riguardo:

Quali sono, a vostro parere, i limiti del progetto Garanzia Giovani?

“Partiamo subito dal dire che il giudizio sui risultati di Garanzia Giovani non è di una parte, ma sembra essere invece del tutto unanime: un completo fallimento. Parliamo come al solito di un progetto a sostegno delle imprese e delle politiche attive mentre in Italia, al pari della Grecia, continua a mancare una misura di reddito minimo garantito, unica alternativa al lavoro gratuito, quello sottopagato e senza diritti. In migliaia ci siamo iscritti alla Youth Guarantee con la promessa di un lavoro “vero”, per poi scoprire che si tratta di una vera e propria truffa! Non solo ci hanno convocato in ritardo nei centri dell’impiego, ma non hanno nulla da offrirci, se non tirocini, corsi di formazione arretrati e freejob. Insomma pare proprio che a guadagnarci sul nostro lavoro sottopagato o grazie ai finanziamenti saranno soprattutto le aziende e gli enti di formazione. Purtroppo alle decine di migliaia di iscrizioni al programma di “Garanzia Giovani”, sono conseguenti altrettante aspettative deluse: tirocini e formazione, a cui non seguono inserimenti concreti nel mondo occupazione, non risolveranno di certo il problema della disoccupazione giovanile”.

Anche in altri paesi europei ci sono state difficoltà con Youth Guarantee: è un problema del programma o della gestione italiana?

“E’ di qualche settimana fa il report della Corte dei Conti dell’Unione Europea che analizza i risultati del programma nei vari paesi europei. L’Italia ha registrato risultati peggiori. Solo il 31% dei ragazzi coinvolti ha trovato un posto di lavoro, a fronte del 64% in Irlanda e del 90% in Francia. Sembra esserci, come al solito, un problema tutto italiano relativo alla lentezza e l’inefficienza delle istituzioni preposte a gestire il programma: lungaggini burocratiche, attese infinite per attestati di formazione che non arrivano e soprattutto ritardo, e in alcuni casi, mancanza totale dei pagamenti. Tutto questo si concretizza in un rimpallo di responsabilità tra enti regionali, Inps, aziende e centri per l’impiego che ci disorientano e demoralizzano. Di tutte queste problematiche pare che il nostro ministro del lavoro, Giuliano Poletti, o la nostra assessora al lavoro alla Regione Campania, Sonia Palmieri, siano del tutto all’oscuro continuando, invece, a propagandare gli “ottimi” risultati raggiunti attraverso Garanzia Giovani. Dalla parte nostra invece siamo stanchi di essere pagati in ritardo, di non ricevere risposte dai responsabili del programma della regione, di non ricevere rimborsi spesa per i nostri spostamenti, di aver effettuato corsi gratuiti e nel non essere poi stati chiamati, pur essendo stati inseriti in graduatoria, ad effettuare un tirocinio o un apprendistato”.

Quali saranno materialmente le vostre richieste il 21? Cosa pensate potrebbe cambiare davvero?

“Tra i nostri obiettivi c’è da un lato quello di far emergere le nostre storie, in prima persona, degli iscritti a Garanzia Giovani della Campania che testimoniano un vero e proprio nuovo sfruttamento. Nel contempo chiediamo delle risposte concrete circa le problematiche generali che fuoriescono dall’iscriversi al programma. Per questi motivi a Napoli e in provincia da qualche settimana è iniziata una protesta attraverso il web che si è concretizzata in due incontri, il primo, in una piazza del centro storico di Napoli, di conoscenza tra i tirocinanti e non ed il secondo, nel Laboratorio di Mutuo Soccorso Zero81, in cui si è consultato un avvocato per acquisire tutte le possibili tutele legali. Da qui abbiamo deciso di lanciare un SIT-IN alla Regione Campania, venerdi 21 aprile alle ore 10.00 al centro direzionale di Napoli (isola F13) in modo da essere nel numero più alto possibile nel denunciare i nostri problemi. Abbiamo acquisito la consapevolezza che solo unendo le forze avremo la possibilità di ottenere quella “garanzia” di diritti e tutele che si prefigge di trasmettere il programma europeo. Non ci aspettiamo certo di cambiare tutto il sistema su cui si reggono i programmi come Garanzia Giovani, tuttavia vogliamo iniziare dai diritti più basilari, che saranno ben sintetizzati nello striscione che sarà presente venerdì al SIT-IT: “PAGAMENTI IMMEDIATI, RIMBORSI SPESA, AVVIO DEI TIROCINI PER LE PERSONE INSERITE IN GRADUATORIA, RICONOSCIMENTI DEI TIROCINI E CORSI DI FORMAZIONE SVOLTI, REDDITO MINIMO GARANTITO!'”

Ludovica Perina

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