Un recente studio della University of California Irvine ha smentito la leggenda metropolitana secondo la quale le organizzazioni governative o i governi stessi ‘spruzzano’ segretamente delle sostanze chimiche nel cielo tramite gli aerei.
Le cosiddette scie chimiche, a detta dei ricercatori, non sono altro che il risultato della condensa del vapore acqueo e il congelamento intorno ai residui dei gas di scarico degli aerei. Per spiegare il fenomeno il team di scienziati ha mostrato quattro fotografie di scie presenti nel cielo o prodotte da aerei e tre analisi di laboratorio compiute su campioni di neve, acqua e particolato a 77 specialisti del settore geochimico.
”Dei 77 esperti – rileva l’autore dello studio Steven J. Davis – 76 non hanno rinvenuto prove dell’esistenza di un programma segreto, non hanno ritenuto che l’esistenza di un programma del genere fosse la spiegazione più semplice per quello che stavamo sottoponendo loro e hanno proposto spiegazioni basate su teorie fisiche o chimiche note. L’unico esperto che ha dichiarato di aver riscontrato una prova del complotto ha parlato di “alti livelli di bario atmosferico in un’area remota con un livello standard di bario nel terreno basso” ”
Riguardo all’aumento delle concentrazioni nell’ambiente, in sei hanno parlato di aumento della presenza di allumino, in tre di bario e in tre di stronzio, attribuendoli principalmente a cambiamenti a livello industriale e agricolo o a processi naturali. L’aumento delle scie negli ultimi anni è principalmente dovuto al fatto che gli aerei volano ad un’altitudine maggiore; la scia “intermittente” si spiega con la presenza in cielo di aree con diversi valori di umidità.
Molto probabilmente la ricerca condotta dal team di Davis non cambierà il parere di chi crede nella teoria delle scie chimiche, ma sicuramente ha contribuito a stabilire una fonte credibile e oggettiva di informazione per chi vorrebbe conoscere la prospettiva degli esperti.
Vincenzo Nicoletti