Il mare di Salerno vive nella totale assenza delle amministrazioni e di politiche adeguate. Tra le conseguenze, il deficit economico e turistico.
In tutte le città marittime è risaputo che il mare sia un punto di forza economica, sociale e turistica, una risorsa che si inserisce nel quadro dello sviluppo ecosostenibile e dello sfruttamento economico. Ciò sembra non accadere per la città di Salerno, che da sempre vive nella totale negligenza e indifferenza da parte delle autorità le quali, nel corso degli anni, hanno lasciato un mare tristemente abbandonato a se stesso.
I litoranei e le acque continuano a vivere in una politica di totale assenza delle amministrazioni in materia di pianificazione del demanio marittimo con consequenziale malfunzionamento degli uffici delegati, limitando gli investimenti privati in un regime di assoluto degrado. Il mare è stato totalmente ignorato anche in materia di campagna elettorale: infatti non vi è alcun assessorato dedicato.
Accanto alla miopia politica si aggiunge la mancanza di infrastrutture adeguate che consentirebbero passeggiate attrattive per turisti o potenziali investitori: mancano punti di ritrovo sociale e, in più, non ci sono ormeggi per la nautica minore e per i servizi di charter per la costa amalfitana e cilentana. Inadeguati sono anche i collegamenti via terra per gli ospiti del Marina di Arechi e per i crocieristi che invece devono fare i conti con una difficoltosa intermodalità mare-terra.
Mancano i percorsi enogastronomici incentrati sulla tradizione peschereccia salernitana e tra i numerosi deficit bisogna sottolineare la situazione di degrado e di abbandono in cui vivono gli immobili lungo la costa che, attraverso operazioni di bonifica, potrebbero essere validamente utilizzati come luogo per la realizzazione di eventi o spazi museali.
In un’estate all’insegna dell’abbandono i cittadini salernitani, tuttavia, attendono speranzosi che le lacune provocate da una politica assente e superficiale in campo marittimo, possano essere colmate nel migliore dei modi e nel minor tempo possibile.
Nicoletta Crescenzo
Obiettivamente negli ultimi anni Salerno ha trasformato la sua caratteristica di città, costruendo strumenti di turismo marittimo che prima non possedeva per niente. Resta da fare moltissimo ancora, come per esempio una piena bonifica delle acque dei suoi litorali. Speriamo che si continui su questa strada, per far diventare questa città quello che avrebbe dovuto essere da almeno 50 anni: la cerniera attrattiva per i grandi poli di attrazione tra la Costiera amalfitana e il Cilento e Paestum.