A Cava sono ormai passati circa 10 giorni dall’inizio dell’incendio boschivo più lungo di questa estate di fuoco. I monti cavesi sono in fiamme: Monte Finestra è interessato dall’incendio più importante.

L’ estate è quella stagione in cui commercianti, studenti, lavoratori, operai, dipendenti pubblici e cittadini tutti possono staccarsi dalla routine quotidiana per rilassarsi; la valle Metelliana, in particolare, diviene la meta di centinaia di turisti provenienti da tutte le parti d’Italia e del mondo. Quest’ anno, però, cittadini e turisti alzano la testa non per ammirare le stelle, non per aspettare la fortuna di un desiderio da esprimere la notte di San Lorenzo, ma per guardare con occhi impotenti un altro tipo di luce, quella delle fiamme che divorano parte della bellezza paesaggistica della Piccola Svizzera, i monti cavesi.

Ardono le montagne, insieme alla passione per la propria terra espressa da tutti i cittadini, che in questi giorni si stanno mettendo all’opera per emarginare le fiamme ed allontanarle quanto più possibile dai centri abitati.

Ma questo non è uno scenario nuovo: è lo stesso scenario che sta spadroneggiando in parecchie città italiane, in particolare in quelle del meridione. Una tragedia priva di catarsi che stanno vivendo i cittadini delle case evacuate nelle frazioni di Santa Lucia, di  Sant’Anna, di San Martino, di Breccelle, del Contrapone e recentemente i residenti della Badia.

Lo scempio viene inaugurato nel torrido pomeriggio dell’8 Luglio, quando, cioè, inzia a bruciare Monte Caruso, nei pressi del monti cavesiparco regionale ”Diecimare”, uno dei parchi naturali più belli in Campania. Tale incendio raggiunge la località Citola a circa 50 m dalle abitazioni; da quel momento in poi vari monti hanno subito incendi, la maggior parte dei quali hanno visto le fiamme raggiungere zone abitative, fino ad arrivare agli ultimi due incendi che si sono sviluppati a monte sant’Angelo e Monte Finestra.

A Monte Sant Angelo 10 km di fuoco hanno toccato le località Contrapone e Pietrapiana, costringendo agricoltori e volontari del posto a cercare di emarginare le fiamme.  

monti cavesi

Eclatante è stato l’incendio su Monte Finestra: si è protratto per circa 10 giorni vedendo la messa in campo non solo di un elicottero  (l’ Erickson S-64), ma anche di decine e decine di volontari cittadini il cui senso civico e morale li ha portati a sostenere i soccorsi via terra.

E’ stato proprio tale evento a far sì che il Sindaco Vincenzo Servalli chiedesse una convocazione al Prefetto del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica. Dietro questo scenario tragico, in pratica, molto probabilmente si cela un disegno criminoso, legato alle logiche di profitto, la cui causa scatenante non è per niente chiara.

Per noi cittadini resta il fatto che non è bastato il piano regolatore di qualche decina di anni fa a mettere a repentaglio le bellezze paesaggistiche di questa incantevole città; l’opera dell’uomo sulla natura,in questo contesto storico è cattiva e spietata, tesa esclusivamente a tutelare e ad accrescere i profitti dei pochi.

Maria Pia Della Monica

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