Ripartire dalla Dacia Arena. Ripartire da dove il sogno della passata stagione terminò. E’ un Napoli carico quello che oggi alle 18:00 affronta l’Udinese di Gigi Del Neri. Bianconeri che, archiviato il pessimo avvio di stagione, hanno iniziato ad esprimere un buon gioco con il nuovo allenatore.
QUI NAPOLI: Il Napoli non vince ad Udine dal lontano 2007. Era la squadra che quel giorno scoprì lo straordinario talento di Ezequiel Lavezzi e dell’allora diciottenne Marek Hamsik, oggi capitano quasi trentenne. Gli azzurri si imposero 5-0 e fu la prima vittoria dell’era De Laurentiis. Da quel momento il Napoli ha iniziato a crescere e ad imporsi, diventando in 9 anni una delle massime espressioni del calcio nostrano. Oggi sfida l’Udinese, la vera “bottega azzurra” per certi versi. Ottimi i legami con la famiglia Pozzo, tantissimi gli affari conclusi. Da Quagliarella a Zielinski, passando per Allan ed Inler, affari mai banali e pagati sempre profumatamente. Senza dimenticare poi altri giocatori come Britos e Zuniga ceduti al Watford, il club inglese della famiglia Pozzo. Oggi gli azzurri ripartono dal passato per poter pensare al futuro. Un futuro, questo, che sembra fatto di tante voci e di poche certezze. Contro Del Neri servirà abbinare al gioco la concretezza che al Napoli manca ormai da troppo tempo. A rendere complicato l’obiettivo gol ci ha pensato la sfortuna: Gabbiadini non ha smaltito i problemi muscolari accusati a Coverciano nello scorso ritiro e Callejon, miglior realizzatore stagionale, è in dubbio a causa di una leggera febbre. Al suo posto è pronto a fare il suo esordio dal primo minuto Giaccherini, inserito in un tridente che con Mertens e Insigne, appare fisicamente esile , ma qualitativamente straordinario. In difesa ballottaggio tra Chiriches e Raul Albiol, con il secondo che, superato l’infortunio rimediato nella partita col Benfica, sembra favorito. Soliti ballottaggi a centrocampo tra Jorginho e Diawara, con l’italo-brasiliano in vantaggio sul guineano, e tra i due ex di turno Zielinski e Allan, con il brasiliano leggermente avanti al polacco. Infine, procede ottimamente il recupero di Milik che potrebbe addirittura tornare tra Gennaio e Febbraio.
QUI UDINESE: Protagonista di giornata è Duvan Zapata. Toccherà a lui mettere in difficoltà la difesa azzurra, che in questo campionato ha già dimostrato i propri limiti nel mantenere giocatori fisicamente forti. Chiedere a Dzeko e Petagna per maggiori informazioni. Toccherà “allo Zapatone” (come lo chiamano affettuosamente i tifosi partenopei) provare ad insidiare quella squadra e quei supporter, che già a Gennaio lo vorrebbero indietro per sostituire l’infortunato Milik.
Ad investirlo di questa responsabilità è stato lo stesso Del Neri alla vigilia:” Le voci di mercato lo hanno stimolato. A livello mediatico una cosa simile è stata fatta con Widmer, ma potete stare certi che domani darà il massimo per la maglia come tutti. Spero che possa fare anche 1 o 2 gol. ”
Del Neri ha, inoltre, presentato la sfida col Napoli:” A Torino non cercavo solo prestazione, e quindi non cerco solo quella contro il Napoli. Ci siamo preparati bene. Sarà una partita complicata. Loro sono stati costruiti per fare bene in Italia e in Champions. Speriamo di non aver perso quello che avevamo 10 giorni fa. I ragazzi sono molto concentrati su questo match. La sosta ci ha un po’ disturbato, ma questo vale anche per loro[…]Non dobbiamo snaturarci. Non dobbiamo adattarci all’avversario, ma solo essere attenti. Dobbiamo essere pronti ad affrontarlo con un giusto gioco di squadra, senza perdere di vista le piccole certezze dell’ultimo periodo[…] Sappiamo che sarà una partita difficile, ma vogliamo limitare i loro punti forti. Il Napoli gioca un calcio straordinario in Italia, li rispettiamo, ma non abbiamo paura. Cercheremo quindi di fargli mancare i riferimenti e di evitare situazioni di uno contro uno. Il Napoli si batte da squadra, non singolarmente”
Chiusura sulla formazione e sul ritorno di Danilo: “”Danilo è importante, ma non dimentico Felipe, che si adatta a un ruolo nuovo o Heurtaux che sta fuori. Chi sta qui da più tempo deve dare l’impronta a chi è nuovo. Per me Danilo ha sempre giocato bene. Non è una partita sbagliata ad influire sul giudizio del giocatore”
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Giovanni Ruoppo