NAPOLI – Noi con Salvini sembra essere, ormai, la lista che debutterà presto anche al Sud Italia, ma di cosa si tratta in realtà?
Noi con Salvini è il nome dato alla lista del segretario della Lega Nord che, dal grande amore e passione per la propria patria, ha deciso di puntare tutto su di sé e la sua brand identity.
Inizialmente considerato un esperimento, ha invece sradicato le sue radici dal Nord per conquistare il Sud e le isole. In realtà, per chi pensa che con il tempo Salvini abbia fatto a meno del suo amato color verde, non sa che quelli del nuovo partito (scritta gialla e bianca su sfondo blu), se fusi insieme lo generano.
Tralasciando i dettagli cromatici, sembra che Salvini stia, con il passare del tempo, avendo sempre più consensi non solo dai cittadini ma anche dagli stessi politici. Una rivelazione, se così si può definire, soprattutto per chi ha seguito le vicende di Salvini e le sue ideologie sui napoletani relativi a non molti anni fa. È proprio questo, infatti, il punto su cui ieri alla conferenza stampa per la presentazione del movimento a Napoli molti cittadini si sono ribellati con cori antilega e antifascisti. Perfino il sindaco, Luigi de Magistris, ha dichiarato: «Noi siamo altra cosa rispetto a Salvini»; ma non tutti la pensano così, si sono, infatti, uniti a Salvini nell’ultimo periodo numerosi politici.
Per quanto riguarda la regione Campania, al suo interno troviamo Mario Landolfi, ex ministro delle comunicazioni del governo di Berlusconi, Gennaro Colonnello, ex vice-coordinatore del Pdl campano, Vincenzo Pepe, presidente di Fare Ambiente e Gianluca Cantalamessa, ex Msi. A Roma, invece, il nome di Silvano Moffa è già presente, ex presidente della Provincia che seguì Fini, poi Souad Sbai, ex parlamentare berlusconiana, Enrico Cavallari, ex assessore al personale della giunta di Alemanno, Barbara Mannucci, ex berlusconiana, e Marco Pomarici. È comunque l’area di quella che fu Alleanza Nazionale a costituire il bacino più grande di neo leghisti, oltre agli strappati consensi nati nella Dc.
Sicuramente, però, chi ha aderito e aderirà a questo partito deve aver ben chiari gli obiettivi di quanto rappresenta anche se in territori meridionali. Salvini sulle sue ideologie, infatti, è sempre stato chiaro e preciso: “Perché dovremmo prendere voti al Centro e al Sud? Noi non abbiamo mai contestato i cittadini meridionali, ma la politica del Sud, la Roma ladrona, la cattiva amministrazione. Noi rimaniamo noi, il nostro non è certo un progetto salvifico“.
Eppure è necessario tener presente il passato e il presente, soprattutto della Campania e di Napoli, per poter capire la situazione politica e sociale che si vive oggi, ma ancor di più capire i pro e i contro di quanto accade di giorno in giorno con i nuovi partiti politici, come in questo caso con il movimento di Salvini, e fare una giusta scansione dei problemi politici che sussistono per capire dove nasce il marcio, ed evitare cooperazioni con chi ne è causa.
Carmela Davide