whatsAiR è un’utilissima applicazione che consente di verificare le condizioni di inquinamento atmosferico della propria zona di residenza o anche di un’altra località del territorio italiano sviluppata dall’azienda di sofware torinese Pgdue.

La redazione di Libero Pensiero News ha intervistato Guido Comino, Responsabile Commerciale della ditta Pgdue, che ha gentilmente risposto ad alcune nostre domande in merito il loro progetto. Di seguito l’intervista completa.

Come è nato il vostro progetto? A cosa è dovuto il nome whatsAiR?

Il nostro progetto whatsAiR è nato quando ci siamo dovuti scontrare con la difficoltà nel trovare informazioni sulla condizione dell’aria della nostra città. Tutti i dati sono disponibili sui siti delle agenzie ARPA Italiane ma per trovarli è necessario avere un computer e non è così immediato raggiungerli. 

Così abbiamo pensato che sarebbe stato molto utile realizzare una unica App che raccoglie tutti i dati sulla qualità dell’aria di tutta Italia.

Volevamo però creare qualcosa di unico e soprattutto semplice da utilizzare e comprendere. Quindi abbiamo pensato ad una grafica intuitiva che rendesse ”a colpo d’occhio”  la situazione dell’inquinamento dell’aria.

Abbiamo deciso di chiamarla whatsAiR proprio perché puntiamo a sensibilizzare anche chi non è abituato ad interessarsi all’argomento: è facile da ricodare. In inglese whatsAiR significa  “Cosa c’è nell’aria?”.  Abbiamo mantenuto le lettere maiuscole A R perché nell’App c’è una parte di realtà Aumentata (AR è la sigla, Augmented Reality).

Di cosa si occupa nello specifico il vostro team di progettazione?

Pgdue è un’azienda di software innovativi. Realizza anche siti ed e-commerce (interamente sviluppato da noi, anch’esso pensato per essere chiaro e utilizzabile davvero da tutti).

Il nostro team di progettazione negli ultimi anni si è specializzato soprattutto nella realizzazione delle App.  Avendo esperienza nel settore dell’ottica abbiamo inizialmente realizzato App sia per gli ottici che per la salute oculare e per l’attenzione nell’uso delle lenti a contatto.

Per questo motivo siamo sensibili anche alle radiazioni U.V. e non solo all’inquinamento. 

Cosa si intende con i termini ”inquinamento in realtà aumentata’’ e ”indice UV”?

Nell’App abbiamo inserito anche due funzioni in più rispetto all’indicazione dell’inquinamento dell’aria: i raggi Uv e la realtà aumentata.

Il cuore del progetto stava nel sensibilizzare sull’inquinamento. Di pericoloso nell’atmosfera non c’è solo la presenza degli inquinanti ma anche la presenza dei cosiddetti raggi ultravioletti che come sappiamo sono dannosi sia per la pelle che per la vista (i dati sono raccolti dal satellite che fornisce il servizio sul monitoraggio delle emissioni nella troposfera TEMIS).

La realtà aumentata è il mezzo che abbiamo per far vedere l’invisibile e per sensibilizzare anche il mondo “social” alla questione dell’inquinamento.

Aprendo la “fotocamera speciale” si potrà scegliere il filtro (un po’ come per Instagram o Snapchat) che  permetterà di vedere in sovrimpressione la quantità di inquinante e relativi effetti (ad esempio fumo nero più o meno denso in base alla quantità di inquinante). 

Si potrà quindi scattare una foto (utilizzabile solo se geolocalizzati) e condividere anche un po’ per “gioco” sui principali social e app di messaggistica.

Come è strutturata whatAiR? Potreste gentilmente spiegarci come funziona?

whatsAiR  è composta principalmente da 3 parti:

– La pagina principale che presenta una tabella con un elenco degli inquinanti relativi alla città in cui si è posizionati (usando la geolocalizzazione oppure si può selezionare una città differente premendo l’icona della matita). Per saperne di più sugli inquinanti basta premere sopra la sigla (apparirà un pop-up con la spiegazione). Lo sfondo cambia in base alla quantità di inquinamento dell’aria (cielo azzurro= aria pulita).

– L’indice UV: nella pagina principale in alto a destra c’è un sole con il raggio che può essere verde, giallo arancio, rosso o viola in base al valore dell’indice UV in sovrimpressione. Premendo sul sole apparirà la spiegazione relativa all’indice uv della città selezionata e relativi consigli di prevenzione.

Realtà aumentata (disponibile solo in geolocalizzazione): premendo l’icona della fotocamera in alto a sinistra si aprirà la sezione “realtà aumentata”. Si aprirà la fotocamera con in sovrimpressione la città in cui ci si trova con la data. Scegliendo un filtro si vedrà ad esempio del fumo nero più o meno in trasparenza in base alla quantità di inquinante. C’è la possibilità di ruotare la fotocamera per scattare anche dei selfie. Una volta scattata la foto si potrà salvare sul proprio dispositivo oppure condividere sui social o con chi vogliamo.

L’applicazione fornisce la possibilità di selezionare oltre 700 comuni in tutta Italia. Idati di inquinamento rilevate dalle centraline delle agenzie ARPA di tutto il territorio nazionale, ad eccezione di alcune regioni, su cui stiamo raccogliendo i dati e che saranno prossimamente integrate nell’applicazione (ad oggi sono disponibili Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Molise, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Trentino, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto). 

Il sistema ricerca le centraline più vicine alla posizione/comune selezionato nel raggio di 50 Km visualizzando il valore per il maggior numero possibile di inquinanti.

I dati vengono forniti dal nostro server, che a sua volta li prende dai server/siti delle varie agenzie ARPA  con connessioni ServerToServer.

Perché è importante verificare e conoscere le condizioni di inquinamento atmosferico della zona in cui ci si trova? In che modo whatsAiR può essere d’aiuto ai cittadini?

E’ importante secondo noi dare visibilità del grado di inquinamento atmosferico. Siamo anche consapevoli che poco possiamo fare per modificarlo. Quello che riteniamo importante è sensibilizzare oltre il cittadino anche le le istituzioni con la prevenzione. 

“Non si può prevedere un terremoto, l’unico modo per subire meno danni è la prevenzione” 

Con la realtà aumentata e la condivisione delle foto si possono sensibilizzare tutti in modo più virale possibile. E’ molto difficile essere sensibili su qualcosa che ci fa male ma non si vede,  con whatsAiR invece, anche un po’ per gioco, chi è abituato ad usare Snapchat o Instagram può essere incuriosito e diventare più consapevole dell’ambiente in cui vive (mi riferisco soprattutto ai giovanissimi). whatsAiR non è una App solo per ambientalisti incalliti ma anche per tutti i cittadini che respirano e vorrebbero un’aria più pulita.

Per ulteriori informazioni vi invito a visitare il sito: www.pgdue.com

Vincenzo Nicoletti

Vincenzo Nicoletti, classe '94. Cilentano d'origine, bresciano d'adozione. Oltre che per la scrittura, coltivo una smodata passione per i viaggi e per lo stare all'aria aperta. Divoratore onnivoro di libri e assiduo ascoltatore di musica sin dalla più tenera età.

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