Il Napoli continua la striscia positiva sull’onda dei successi contro Fiorentina e Wolfsburg, mantiene alta la concentrazione, dimostra di avere finalmente un’anima e vince a Cagliari con un secco 3-0, con le reti del ritrovato Callejon, un autogol cagliaritano e il sigillo di Gabbiadini.

In una settimana 10 gol in 3 gare, semifinale di Europa League ipotecata e rincorsa alle posizioni Champions rianimata, con la nascita di nuove speranze, con Roma e Lazio che perdono punti e ci precedono appaiate a 5 lunghezze, ancora molte, ma esigue rispetto ai 21 punti rimasti.

Senza fare calcoli segnaliamo le ultime 4 giornate della Lazio (Inter fuori casa, Samp fuori casa, derby e gara finale al San Paolo) e la condizione atletica della Roma, che cammina da mesi e sembra aver terminato la benzina, fatta eccezione per il pieno fatto con i benzinai azzurri e fortunosamente a Cesena.

Ora testa al Wolfsburg con l’obiettivo semifinale da raggiungere, senza distrazioni sulla prossima avversaria in  campionato, la Sampdoria di Sinisa Mihailovic, chi era costui? o, chi sarà? questo ce lo dirà Rafa se riuscirà a vedere un progetto nero su bianco e con un Business Plan chiamato crescita, altrimenti il serbo sarà il nuovo allenatore del Napoli (come da me scoperto a marzo, anche se non confermato da molti).

TATTICA e FORMAZIONI

Benitez lascia a casa gli affaticati Zuniga e De Guzman (ormai ottava scelta dopo il recupero di Insigne), e con coerenza applica una rotazione scientifica e oculata, schierando Koulibaly accanto ad Albiol e Strinic per lo stanco Ghoulam sulla fascia sinistra. Maggio stringe i denti e gioca ancora (espulso per un’avventata doppia ammonizione salterà la prossima gara contro la Sampdoria). In mezzo al campo si cambiano gli interpreti, giocano Jorginho e Gargano al posto di Inler e dello squalificato Lopez. In avanti confermato il trio Hamsik-Callejon-Higuain, tocca a Insigne partire titolare per la prima volta dopo il ritorno dall’infortunio.

Zeman, contestato come tutta la squadra alla vigilia dai tifosi cagliaritani e poi anche durante il match, schiera il suo 4-3-3, proponendo la formazione migliore a disposizione, ma ormai con speranze di salvezza ridotte quasi allo zero.

CAGLIARI (4-3-3) – Brkic, Balzano, Rossettini, Ceppitelli, Avelar, Ekdal, Conti, Dessena, Farias, Sau e Mpoku

NAPOLI (4-2-3-1) – Andujar; Maggio, Albiol, Koulibaly, Strinic; Jorginho, Gargano; Callejon, Hamsik, Insigne; Higuain

LA GARA

Il Napoli inizia con buon piglio, anche se trema in avvio per una palla persa da Koulibaly, costretto poi al fallo e ammonito per evitare che il Cagliari andasse in porta.

Scampato il pericolo gli azzurri ci provano con buone triangolazioni, che nascono da un volitivo Insigne, autore di pregevoli giocate, e da un attacco ispirato nelle ultime 3 gare, grazie ai ritrovati Hamsik e Callejon e a un Pipita determinato e sempre più uomo squadra (che va vicino al gol con un tiro deviato da un difensore, ma indirizzato al sette della porta cagliaritana).

Il gol del vantaggio arriva a metà tempo proprio sull’asse Insigne-Hamsik-Callejon, bel tocco smarcante di Lorenzo per Marek, che con un assist millimetrico premia l’inserimento di Callejon, che stoppa la palla in area e fulmina Brkic per il vantaggio azzurro.

Il Cagliari reagisce d’impeto e grazie a due disattenzioni della difesa partenopea va vicino al pari in due occasioni, sulla prima Callejon compie un miracolo con un intervento decisivo su M’Pokou a due passi dalla porta, sul secondo tentativo è bravo Andujar a dire di no con una buona parata di piede su un tiro dal limite dell’area. Il Napoli riesce a trovare il gol del prezioso e quantomai opportuno raddoppio con un autorete di Balzano, che nel tentativo di anticipare Insigne mette la palla nella propria porta di testa, su un bellissimo cross dalla destra di Hamsik.

Si va al riposo con il Napoli in vantaggio per 2-0.

Nella ripresa gli azzurri mantengono alta l’asticella dell’attenzione, entra Gabbiadini per Hamsik e alla prima occasione propizia fa partire un chirurgico sinistro da ferm da fuori area, con cui trova l’angolino alla destra di Brkic. 3-0 Napoli e risultato in cassaforte.

Esce Higuain per Zapata e l’arbitro espelle Maggio a metà tempo in maniera avventata, Benitez si copre inserendo Mesto per Callejon  e senza correre grossi pericoli il Napoli porta a casa il risultato, tenendo bene sino al termine.

Fonte immagine in evidenza: google.it

Gianluca Torre

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