Martedì e mercoledì si sono giocati i quarti di finale di Champions League, che prevedevano i seguenti match: Barcellona-Juventus, Monaco-Borussia Dortmund, Atletico Madrid-Leicester City e Real Madrid-Bayern Monaco.

BARCELLONA-JUVENTUS: La Juventus deve difendere il 3-0 di Torino di una settimana fa, con il Barcellona che crede di poter effettuare l’ennesima remuntada della sua storia, visto anche lo storico 6-1 rifilato al Psg agli ottavi di finale di Champions League. Grande atmosfera al Camp Nou, ma i bianconeri hanno una solidità completamente diversa rispetto a quella della squadra di Emery e fin dal primo minuto si intuisce come segnare agli uomini di Allegri sarà molto difficile: un 4-2-3-1 che di fatto si trasforma in un 4-4-2, con Cuadrado e Mandzukic ad agire sugli esterni, ma con l’ex Dani Alves e Alex Sandro pronti ad appoggiare il centrocampo e per dare manforte ai due mediani Khedira e Pjanic, pressati fin dall’inizio dal Barcellona. I blaugrana, come da pronostico, fanno la partita, ma più passano i minuti e più si innervosiscono, e cercano di mettere pressione all’arbitro Kuipers, che non si lascia condizionare e che tiene in pugno la gara. La Juventus controlla abbastanza agevolmente i padroni di casa, togliendo qualsiasi tipo di spazio nelle zona centrale del campo e lasciando più margine di manovra sulle fasce, sapendo benissimo che Messi e company sono più abili nell’imbucata piuttosto che nello sfruttare i cross da fondo. Nella ripresa il Barcellona schiaccia la Juventus nella propria metà campo, ma fondamentalmente i bianconeri rischiano solo con qualche incursione di Messi, anzi, gli juventini potrebbero in varie situazioni segnare facilmente in contropiede, ma Higuain non è micidiale come al solito, anche se lavora tantissimo per la squadra. Da segnalare la coppia difensiva Bonucci-Chiellini, davvero strepitosa, oltre ad una grandissima prova di Mandzukic e Cuadrado, che sono stati in grado sia di difendere fino alla propria area di rigore e sia di allungare la squadra nei momenti di “respiro”. Insomma, una qualificazione senza discussioni, con il Barcellona che tra andata e ritorno non è riuscito a segnare neanche una rete al bunker bianconero: al Camp Nou non accadeva dal 1 maggio 2013, cioè da quando il Bayern Monaco vinse in Spagna per 3 a 0. Prova gigantesca della Juventus, che pareggia per 0 a 0 e che vola alle semifinali di Champions League, anche se il grande merito va a Massimiliano Allegri, che si è definitivamente consacrato a livello internazionale, non sbagliando praticamente nulla dal punto di vista tattico.

MONACO-BORUSSIA DORTMUND: Dopo il 3-2 ottenuto in Germania, il Monaco ha dalla sua parte tutti i favori del pronostico, mettendo in mostra il diciottenne Mbappè, che sta incantando l’Europa con le sue giocate. I tedeschi, nonostante dovessero ribaltare il risultato, provano a contenere sulle fasce Mendy e Lemar, ma i risultati sono molto modesti: infatti, prima Mbappè e poi Falcao mettono subito in chiaro le cose, spalancando le porte delle semifinali di Champions alla squadra del Principato. Nella ripresa Reus accorcia le distanze, ma i francesi segnano ancora con Germain, che mettono fine ai sogni di rimonta dei tedeschi: con questa vittoria, il Monaco diventa la vera e propria rilevazione della Champions, visto che nessuno mai poteva pensare che il cammino degli uomini di Jardim  potesse essere cosi strepitoso: il tecnico porta la società monegasca per la quarta volta nella sua storia in semifinale di Champions (l’ultima volta risale nel 2003). Da segnalare inoltre che Mbappè è il primo giocatore nella storia a segnare nelle sue prime 4 partite a eliminazione diretta in Champions: sul gioiellino ci sono tante squadre, tra cui il il Milan e l’Inter, visto la presenza in tribuna di Marco Fassone e Piero Ausilio.

AVANTI MADRID: Nelle gare giocate martedì, c’è da registrare il passaggio del turno del Real Madrid di Zidane, che batte il Bayern Monaco di Carlo Ancelotti. Nonostante il 2-1 in terra tedesca, Neuer e compagni giocano una grandissima gara, tanto è vero che la partita va ai supplementari, con lo stesso risultato dell’andata, ovviamente questa volta a favore della squadra tedesca: sfortunatamente, però, l’arbitro Kassai e i suoi assistenti rovinano tutto, prima espellendo Vidal in maniera ingiusta, e poi convalidando le due reti irregolari di Cristiano Ronaldo, che diventa il primo giocatore della storia della Champions ad arrivare a quota 100 gol. La partita finisce 4 a 2 per il Real Madrid, ma  Ancelotti non ci sta, e a fine partita, ai microfoni di “Premium Sport”, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Arbitro non all’altezza, non si può decidere la qualificazione in questo modo”. Nell’altra partita della serata, l’Atletico Madrid pareggia in Inghilterra contro il Leicester per 1-1 e si qualifica ancora una volta, alle semifinali di Champions, in virtù dell’1 a 0 dell’andata. Appuntamento con i sorteggi a Nyon venerdì alle 12, dove si sapranno i due ultimi accoppiamenti prima della finale di Cardiff, in programma il 3 giugno.

Salvatore Cantone

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